Ispezioni a tappeto nei centri estetici: su 42 controlli, tre multe

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L’urgenza è arrivata dai recenti episodi di cronaca di interventi di chirurgia estetica effettuati da personale non qualificato che, per soli fini di lucro, esegue pratiche riservate esclusivamente ai medici, sottovalutando le gravi conseguenze che possono derivare da prestazioni eseguite in assenza di adeguata preparazione professionale, con apparecchiatura non idonea e in locali carenti dei minimi requisiti sanitari e strutturali.

E’ così che i Carabinieri del NAS, d’intesa con il Ministero della Salute, hanno fatto partire una campagna di controllo su tutto il territorio nazionale, finalizzata alla verifica della corretta erogazioni delle prestazioni di medicina estetica.

I controlli sono stati indirizzati a verificare l’idoneità tecnica dell’attrezzatura impiegata, la sussistenza dei requisiti igienico-strutturali e organizzativi, il possesso delle previste autorizzazioni, la presenza di qualifiche professionali, con particolare riguardo all’applicazione di filler, impianti cutanei ed altre procedure tra cui anche i trattamenti mediante il fattore di crescita PRP (plasma ricco di piastrine) per la biorivitalizzazione della pelle. Tutte pratiche che per loro natura sono le più soggette ad essere eseguite abusivamente.

Nelle province di Parma, Piacenza, Modena e Reggio Emilia, i Carabinieri del NAS di Parma hanno controllato complessivamente 41 strutture, rilevando irregolarità in 6 di queste. Nel contesto sono state elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo di 4.580 euro.

A Parma:
– in un centro estetico, è stata sorpresa una operatrice intenta ad eseguire attività di ricostruzione delle unghie mediante l’utilizzo di apparecchiatura professionale per estetica nonostante non fosse in possesso di idoneo titolo per l’esercizio dell’attività di estetista. Dovrà pagare una multa di 860 euro;
– in un altro centro estetico è stata accertata la presenza di una operatrice assunta con qualifica di assistente estetista ma di fatto risultata priva di qualsivoglia qualifica professionale. Ed è arrivata una sanzione del medesimo importo della precedente.
– nel terzo centro estetico sono state sequestrate 23 confezioni di cosmetici esposti alla vendita privi della prevista etichettatura in lingua italiana, per un valore commerciale di circa 250 euro. La titolare dell’attività dovrà pagare una multa di 1000 euro.

A Piacenza:

i militari del NAS di Parma hanno sottoposto a sequestro penale uno studio di medicina estetica risultato privo di autorizzazione al funzionamento. Sono state anche rinvenute e sottoposte a sequestro 8 fiale di specialità medicinali ad uso umano risultate prive di autorizzazione all’immissione in commercio.

In provincia di Reggio Emilia:
– presso un centro estetico sono state sequestrate 10 confezioni di cosmetici, del valore commerciale di circa 200 euro, esposte alla vendita e risultate prive della prescritta etichettatura in lingua italiana. Alla titolare del centro estetico è stata comminata una sanzione amministrativa di 1.000 euro;
– in un centro estetico è stata sorpresa una donna, assunta come addetta alla reception, che stava di fatto esercitando l’attività di estetista senza possedere la prevista qualifica. Nei suoi confronti è stata comminata una sanzione amministrativa di 860 euro.

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