Conosciamo la cannabis light: guida alle 3 varianti più note

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Si fa presto a dire cannabis, ma non tutti sanno che esistono tantissime varianti della pianta di canapa: alcune di queste sono di particolare pregio e – di conseguenza – molto ricercate; altre, invece, innescano un’irresistibile combinazione di stimoli sensoriali nel consumatore, che ne risulta quindi conquistato. 

Imparare a conoscere la canapa

Quando si parla di canapa, si intende fare riferimento a un gruppo di piante che può essere diviso in almeno due grandi categorie: la prima è quella di canapa sativa, mentre la seconda è quella della canapa indica. La canapa sativa si distingue per la sua altezza e le sue foglie molto lunghe e strette: caratteristiche, queste, che si legano direttamente al clima delle zone più calde e tropicali. La differenza con la cannabis indica salta subito all’occhio di coltivatori esperti, perché questa seconda varietà di cannabis si presenta in piante più basse e cespugliose, particolarmente adatte alle zone fredde e montuose. 

Guardando queste due grandi categorie di piante di canapa da vicino, emergono delle forti differenze anche a livello chimico, legate alla concentrazione di tetraidrocannabinolo THC e cannabidiolo CBD: il primo elemento è una sostanza psicoattiva capace di alterare fortemente le sensazioni del consumatore, mentre il CBD ha degli effetti più analgesici e rilassanti. L’attenzione del legislatore si è concentrata proprio su questi due elementi per definire la cosiddetta cannabis light: la marijuana legale, (ad es. quella che trovi su canapafarm.eu), ha una concentrazione di THC che non può superare lo 0,2% (con un range di tolleranza fino allo 0,5%), mentre presenta percentuali di CBD significativamente più alte.

Moonrock: un’esplosione di CBD

Come si ricava da un’attenta lettura della normativa italiana, il cannabidiolo CBD è tollerato dal legislatore anche in quantità significativamente alte. Tuttavia, chi ha pensato a una varietà di marijuana con circa il 70% di CBD non aveva certo considerato quanto successo avrebbe avuto – tra i consumatori di cannabis light – un’erba simile. Si fa qui riferimento alla Moonrock, una varietà di canapa particolarmente rinomata, anche perché sapientemente “costruita” dai suoi coltivatori e commercianti: in breve, su un fiore di canapa light viene applicato uno strato di resina su cui – a sua volta – viene spolverato hashish legale.

Questa combinazione dà alla varietà l’aspetto caratteristico che più volte è stato paragonato a una roccia lunare: da qui, il termine “Moonrock”, legato al colore e alla consistenza caratteristiche di queste infiorescenze sapientemente trattate. Proprio questi trattamenti – unici nel mondo della coltivazione e preparazione della cannabis light – garantiscono un’esperienza sensoriale unica al consumatore: la moonrock light rappresenta una pregiata varietà di cannabis light che gli intenditori ricercano spesso, per i suoi aromi e sapori persistenti e per l’altissimo contenuto di CBD.

La White Widow: un ibrido leggendario

Restando ovviamente nell’ambito della canapa leggera, ci si può muovere nel vastissimo mondo degli ibridi tra varietà sativa e varietà indica. Leggenda vuole che da un’ibridazione rigidamente controllata tra una sativa pura brasiliana (decisamente predominante) e un ibrido di indica indiana, sia nata la White Widow, la vedova bianca del mondo della canapa, una delle varietà più apprezzate e ricercate da tutti gli estimatori e conoscitori di marijuana light. 

La predominanza sativa nella genetica della White Widow rende questa varietà di cannabis particolarmente stimolante, e dunque adatta a chiunque abbia bisogno di stimoli o di risollevare umore ed entusiasmo in periodi particolarmente cupi o demotivanti. Allo stesso tempo, dunque, questo tipo di marijuana potrebbe aiutare a combattere ansia, stress e depressione. Se gli effetti risultano già particolarmente allettanti per i consumatori più esigenti, non da ultimi i sapori lasciati sul palato e gli stimoli olfattivi possono appagare anche quelli meno avvezzi a questo tipo di canapa: l’aroma di pino, cui si aggiungono note più fresche e agrumate risulta irresistibile.

Purple GG #4: questione di genetica

Gli appassionati di cannabis light hanno ben pochi dubbi su un’altra variante di canapa legale da aggiungere alla lista delle più pregiate. In questo caso, si ha a che fare con un’altra ibridazione di qualità: l’incrocio tra Gorilla Glue #4 e la Purple Haze dà alla luce la Purple GG #4. Le elevate concentrazioni di CBD della Gorilla Glue e le sfumature tendenti al viola della Haze hanno garantito a questo tipo di marijuana la notorietà che – a detta dei suoi consumatori – ben merita. Il CBD sfiora una concentrazione del 25%, garantendo dunque elevate proprietà rilassanti alla cannabis, bilanciate da una percentuale di THC minima (0,2%): elemento, questo, che rende perfettamente legale questo tipo di marijuana. Gli aromi dolci e speziati, nonché il sapore di pino e agrumi completano il quadro di questa rinomatissima varietà di canapa. 

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