Home Parma Calcio Iachini: “Troppi falli, troppi infortuni. A Monza dovremo essere bravi”

Iachini: “Troppi falli, troppi infortuni. A Monza dovremo essere bravi”

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“Stiamo cercando di recuperare qualche ragazzo, oggi abbiamo un allenamento, domani un altro, vediamo che ci dice il campo a livello fisico. Costa nell’ultima gara era in panchina, è arruolabile. Degli altri non recuperiamo nessuno.Contro la Spal ne sono usciti due, Tutino e Rispoli, verranno fatti altri accertamenti e si capirà il grado di infortunio. Non si tratta di problematiche muscolari, ma sono usciti per interventi di gioco: a volte, certi falli non sono rimarcati in maniera dovuta, noi siamo una squadra alla quale piace giocare a calcio con giocatori con certe caratteristiche, non sempre i ragazzi sono tutelati. Ci era successo con Benedyczak e Inglese, anche con Vazquez: tanti falli, bisognerebbe prestare più attenzione. Se i calciatori sono sul lettino non sono in campo e regalare10-11 ragazzi a partita è una cosa che mi dà un po’ fastidio. Per il recupero vediamo”.

Così Beppe Iachini alla vigilia di Monza Parma.

“Il campionato di B è difficile, il Monza ha grande qualità, ha molti giocatori forti in tutti i reparti e che possono risolvere la partita, sono forti tra campo e panchina. La Serie B è lunga e difficile. Ora si gioca ogni 3 giorni e non sempre i conti tornano perché dipende dal recupero dei calciatori. Loro sono organizzati, hanno un bravo allenatore, sono una squadra forte. La B va affrontata in un certo modo, le difficoltà ci sono per tutti. Te la giochi con tutti e tutti possono fare risultati, le gare sono livellate, devi metterci il giusto atteggiamento perché nei singoli episodi puoi pagare”.

Il Monza è forte, ci vorrà una grande partita, sa trovare da tutti i giocatori le giocate importanti. Gioca con una sola punta spesso e con Valoti a rimorchio e altri che si inseriscono. Bisogna prestare attenzione, sono pericolosi per questi arrivi da dietro con gli inserimenti di centrocampisti di qualità, hanno soluzioni, si vede che lavorano insieme da tempo e hanno buone idee di gioco, dovremo essere bravi noi, essere attenti, organizzati e concentrati e fare la nostra gara. Le risposte le hai sempre dopo, considerando che giochiamo ogni tre giorni, ma sono convinto che i ragazzi possano fare una buona partita”.

“Il rinnovo di Buffon? Gigi è ben voluto da tutti, è un grande professionista, dimostra sempre di essere un ragazzo che sul piano di attenzione e partecipazione si comporta come se avesse 20 anni, ha sempre voglia di imparare, capire: è esemplare sul piano tecnico e umano, è ancora integro. La notizia fa capire quanto società e presidente abbiano voglia di tracciare un percorso che ci deve portare a tornare dove il Parma merita di stare”.

“Le parole di Buffon sul fatto che da un mese e mezzo stiamo diventando più squadra? Con il tempo la squadra sarà più figlia dell’allenatore, il lavoro deve portare a una crescita individuale e collettiva, in entrambe le fasi. Non sempre siamo stati bravi a tramutare le occasioni in gol e spostare così il risultato rispetto ai dati dei tiri prodotti. In questa fase i numeri non ci hanno premiato a sufficienza, ma se vedo il percorso – tolte le gare contro Cremonese e Ternana, con qualche ingenuità – eravamo in un percorso di organizzazione difensiva di alto livello, nelle ultime due partite non abbiamo preso gol e la squadra gioca in maniera offensiva con Man esterno, Bernabé, due punte e un trequarti. Sul percorso di una squadra solida in difesa, intensa e con un vestito adatto alle caratteristiche dei ragazzi ci siamo, non siamo stati premiati nei numeri: con la Ternana abbiamo avuto 5 palle gol per il 3-2, a Pisa uguale, a Cremona abbiamo sbagliato qualche gol di troppo ma fino in fondo abbiamo provato a ribaltarla. Anche i tifosi, con l’affetto, hanno dimostrato di aver visto il nostro atteggiamento e lo stesso Gigi ha avvertito tutto questo. Tanti giovani crescono come da programmi della società; c’è rammarico perché in questo percorso abbiamo avuto tanti ragazzi fermi ai box, regalarne 10-11 a partita è un altro dato che ci ha penalizzati, così come avrebbe penalizzato qualunque altra squadra. Con tutto il rispetto del gruppo, che sta crescendo, regalare Buffon, Schiattarella, Man e Coulibaly, che è stato fuori due mesi, è una cosa che non possiamo permetterci. Ci stiamo lavorando, va posta attenzione. Nonostante le difficoltà la squadra sta diventando più squadra in entrambe le fasi, così come nel percorso di crescita dei giovani, il gruppo si sta cementando: Buffon si riferiva a tutti questi aspetti”.

“Stiamo verificando il recupero anche di Circati, che era un po’ acciaccato. Domani rientrerà Danilo che a Pisa aveva fatto un’ottima partita, siamo fiduciosi nel dare continuità al percorso di crescita, dobbiamo essere bravi a incidere nei momenti topici della gara. Per noi tutte le gare sono importanti, stiamo cercando di dare il massimo in ogni gara. Una delle gare più belle sul piano del palleggio e del numero di tiri creati e subiti è stata quella di Cremona, abbiamo palleggiato e costruito. Dobbiamo continuare a giocare, a crescere curando i particolari, giocando una gara per volta per fare il massimo dei punti: questo deve essere il nostro Dna in casa e fuori, rispettando gli avversari. Andiamo in campo con i ragazzi disponibili per fare una grande gara perché il Monza è una grande squadra. Da quando sono qui posso assicurare che c’è stata la volontà di vincere, vedi già le occasioni a Como e Ascoli tra pali, traverse e salvataggi sulla linea. Voglio che le mie squadre giochino con l’atteggiamento giusto, stiamo trovando un vestito adatto strada facendo: ho parlato più con Man che con mio figlio ultimamente per fargli capire le sue potenzialità nel puntare l’uomo e nella corsa. La crescita, anche di altri ragazzi, ci porta ad avere linee di gioco più definite ed essere più pericolosi, chi detta il vestito alla squadra è la caratteristica dei singoli, soprattutto di quelli più qualitativi, mi è successo già con Vazquez a Palermo”.

“Il percorso iniziale è stato di blindare dietro, dando conoscenza a livello difensivo: quando poi la squadra stava crescendo allora abbiamo potuto cominciare a fare altro, questo è un percorso logico di lavoro e di crescita della squadra. Anche prima di Cremona e Ternana subivamo pochi tiri o gol, a volte è successo su piazzato o su rimpalli come con il Crotone; la squadra faceva però già intravedere cose in fase difensiva, poi in gara ci sono gli episodi: noi dobbiamo continuare così, corti, compatti, aggressivi, riempiendo le linee, accorciando e creando i presupposti con la riconquista veloce del pallone e gestendo il possesso con personalità, ci si difende anche tenendo palla e dovevamo crescere su questo aspetto. Dobbiamo continuare così”.

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