Home Parma Calcio Iachini: “Il lavoro la nostra medicina. La nostra forza è il gruppo”

Iachini: “Il lavoro la nostra medicina. La nostra forza è il gruppo”

Circati: “E’ stato tutto perfetto”

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Al termine del match vittorioso contro la Spal, Mister Iachini ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del Tardini per il commento post gara.

“Il lavoro sta prendendo forma, io lavoro su tutto il gruppo, dai titolari alle riserve, dal più grande al più piccolino: tutti devono sapere quello che si deve fare quando si va in campo, dunque tutti fanno le esercitazioni e poi sulla base di questo io valuto. Questo è un periodaccio, ogni settimana abbiamo 9-10 assenti, oggi forse ne abbiamo persi altri due e non va bene perla nostra continuità. Vi avevo detto già in precedenza che questa sta diventando una squadra vera sul piano dell’atteggiamento e del gioco, creavamo tanto: lo avevo detto dopo Cremona e dopo la gara con la Ternana ed ero rammaricato perchè il risultato non ci premiava, qualche sbavatura dietro l’avevamo pagata a caro prezzo e soprattutto davanti avevamo prodotto 27 tiri in porta facendo due reti o 19 tiri a Cremona contro i tre degli altri. I numeri riportano: dunque insistendo, facendo bene le cose nelle due fasi ed essendo compatti ed aggressivi la squadra si stava mettendo il vestito giusto, senza però essere ripagata dalla fortuna. Abbiamo avuto tante assenze e quando un giocatore resta tanto sul lettino, quando rientra è la propria brutta versione. la medicina è solo il lavoro, il gruppo sta crescendo. Mi interessa fare crescere tutto il gruppo, oggi ha giocato un 2003 come Circati e forse nessuno pensava avrebbe giocato, ma io guardo il campo durante la settimana, è valido quello di 40 anni tanto quanto quello di 17. Non guardo in faccia a nessuno, cerco di valorizzare un giocatore per il bene della società e della squadra. Coulibaly sta crescendo, è rimasto fuori molto tempo, lo stesso Bernabè, ma anche Juric e Sohm. Crescono tutti, questo è di buon auspicio per il futuro, dobbiamo continuare”

“Non volevo prendere gol oggi, mi sarei arrabbiato in caso. Una squadra deve acquisire mentalità nel voler essere sempre concentrata e attenta, dobbiamo migliorare su questo aspetto, sulla determinazione nel non voler prendere gol: questo mestiere si fa non prendendone e cercando di fare gol senza accontentarsi come ha fatto la squadra oggi fino in fondo. All’inizio non siamo riusciti a sbloccare la gara, poi una volta sbloccata è venuta fuori una partita con meno pathos. Questo è il percorso, dobbiamo continuare una gara per volta vedendo chi abbiamo tra i disponibili, lasciamo sempre qualcuno per strada e questo non è positivo, ma stiamo già lavorando con la società per fare determinate cose: questo è da qualche anno che si verifica e si è visto come possono cambiare gli obiettivi stagionali, come nel caso dell’Atalanta quest’anno. Dobbiamo lavorare sul particolare come gruppo, per cercare nel tempo di migliorare tante piccole cose che fanno risultati

“Su Tutino abbiamo lavorato molto sul piano della reattività, dell’esplosività, settimana dopo settimana stava sempre meglio; è un peccato, speriamo non sia nulla di grave. Vediamo nei prossimi giorni, come per Rispoli che ha avuto un problema per contrasti di gioco: ci è successo con Inglese, Benedyczak, Vazquez, siamo una squadra che vuole giocare a calcio e meritiamo più rispetto nei cartellini, ho perso tanti giocatori anche per questo motivo, se si prende un fallo da dietro non si può lasciare correre, bisogna fare un distinguo tra un fallo del genere e una simulazione. Se un giocatore come Benedyczak sta fermo perchè ha preso una botta e non si allena non può fare 80-90 minuti allo stesso livello”

“Nel calcio ci vogliono anche altre componenti che pesano. Se tiro in porta 27 volte voglio fare più gol, poi abbiamo preso 6-7 pali, 4 salvataggi sulla linea. Sono punti, sono episodi che potevano farti avere punti in più, mettendoci del nostro dunque potevamo avere qualcosa in più in classifica. Prepariamo una gara per volta, stiamo giocando ogni tre giorni e dunque il recupero è quello che è, domani non so quel che potrà succedere ma so che stiamo facendo di tutto per farli recuperare al meglio: non avere molti disponibili non ti permette di rifiatare. Guardiamo avanti, pensiamo alla prossima: questa deve servirci per raccogliere tanta convinzione su quel che facciamo e per capire che tutti nella rosa stanno crescendo, dai più vecchi e i più giovani. Quando vedo che uno in settimana mi dà delle sensazioni di un certo tipo non guardo se viene dalla Primavera o dalla Prima Squadra”

“Pandev ha fatto due mezze presenze, ha fatto gol e si è fermato, Cassata mezza presenza e frattura al piede, Costa si è fermato, Oosterwolde si è fermato un attimo e gli si doveva dare il tempo per rimettersi. Simy veniva da un percorso di un certo tipo, aveva giocato poco, è un giocatore di stazza quindi va aiutato e sostenuto ma dentro l’area ci arriva. In certi momenti della gara un po’ di lucidità gli può mancare perchè ha giocato poco deve e riprendere il ritmo, ogni gara ha occasioni ma aiuta anche i compagni, fa salire, lega, si impegna molto in settimana e richiama i compagni. Ha un atteggiamento positivo e questo come allenatore mi fa piacere, dà forza a lui e alla squadra, spero possa continuare a darci una mano e che possa sbloccarsi con dei gol in più. Noi dobbiamo pensare a costruire, la squadra lo fa, poi arriverà anche il suo momento di fare gol”

“Noi affrontiamo tutte le gare con impegno e piglio giusto, poi il fatto di avere indisponibili ci ha tolto qualcosa a livello di sbavature ma se guardiamo la linea di difesa stiamo diventando solidi accorciando e andando sempre più in pressione con meno timore, alziamo la squadra e la riempiamo in mezzo al campo. Stiamo facendo quel che dobbiamo fare. Prima di Cremonese e Ternana eravamo la seconda miglior difesa, ora sono due gare nelle quali siamo più solidi, concediamo pochissimo. In questo percorso qualche episodio che non va ci sta. Se vedi la linea di difesa di oggi a parte Buffon c’erano Man che ha 23 anni, Cobbaut 23, Circati 18, Delprato 22; è una linea giovane che lavora per imparare. La prossima gara? Rispettiamo molto il Monza, è una squadra costruita per vincere, ha fatto un suo percorso, noi cerchiamo di recuperare le energie per giocarci la gara come abbiamo sempre fatto, 18-20 ragazzi per andare a fare la partita li troviamo sempre. Speriamo che qualche ragazzo non abbia niente di grave”

I tifosi li devo ringraziare, sono stati sempre vicini alla squadra, hanno capito le difficoltà che i ragazzi stanno avendo in questo percorso; ma stanno anche vedendo lo spirito della squadra che gioca, che è propositiva. Oggi ci hanno dato una mano, come a Pisa e nelle precedenti partita, poi la gara è figlia di episodi ma uno dei miei obiettivi è riportare entusiasmo, riportare gente allo stadio che possa divertirsi ed essere orgogliosa dei propri giocatori. Le mie squadre lo hanno sempre fatto, accadrà anche qui e spero che alcune cose migliorino vedi gli episodi degli infortuni, ma stiamo lavorando anche su questo per il futuro”

Circati, è stato tutto perfetto

Al termine del match contro la Spal il commento di Alessandro Circati in sala stampa.

“È stato un esordio perfetto, bellissimo. Con tutta la squadra abbiamo fatto la partita perfetta, abbiamo dato tutto, corso e messo il cuore in campo. È una bella giornata. Buffon? È lì che ti aiuta sempre, ti parla continuamente e ti aiuta molto, anche i ragazzi che giocano in attacco, i giovani, non solo in campo ma anche in spogliatoio.

Quando sono uscito dal campo? Avevo i crampi, mi sono fermato due minuti e poi ho continuato anche se non al meglio, ho fatto quello che potevo per prendere i tre punti oggi e per lottare con la squadra.

Cosa mi aspetto dopo un esordio così? Niente, secondo me niente cambierà. Se giocherò con la prima squadra sarò molto contento, se giocherò con la Primavera sarò molto contento e mi metto sempre a disposizione.

Sembrava che non sentissi l’emozione? Tanti ragazzi mi hanno aiutato, mi hanno calmato, poi alla fine sono sceso in campo, mi sono divertito e ho giocato a calcio. La mia storia? Sono nato a Fidenza, qui vicino, poi a pochi mesi sono andato in Australia con la famiglia, mamma, papà e mio fratello. Ho iniziato lì a giocare a calcio, nel settore giovanile, e un anno fa sono arrivato qui a Parma. A che grande difensore mi ispiro? Mi ispiro a Maldini, era un terzino sinistro ma ha giocato anche in mezzo, mi ispiro a lui. Mio padre? Non sapeva nemmeno che avrei giocato titolare. Prima di ogni partita mi dice che se dovessi giocare devo dare tutto e fare quello che posso, ma soprattutto mi dice sempre che mi devo divertire”.

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