Parma Calcio – PPC cambia e cresce, nominato il nuovo CDA

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Si è tenuta venerdì nella sala stampa dello stadio Tardini l’assemblea di Parma Partecipazioni Calcistiche (PPC) che detiene l’1% delle quote del Parma Calcio 1913, rappresentando la “parmigianità” della società ducale.

PPC resta l’unico esempio riuscito ed esistente in italia di azionariato popolare, spesso preso ad esempio e studiato per replicarlo, mentre in Europa è un sistema usuale e utilizzato.

All’ incontro una rappresentanza dei quasi 900 soci, i membri del Consiglio, ma anche il direttore sportivo del Parma Mauro Pederzoli e il Managing director-corporate del club crociato Jaap Kalma.

 

Nel corso della serata è stato eletto il nuovo Consiglio di amministrazione composto dai confermati Paolo Benecchi, Filippo Casappa, Paolo Conti, Giancarlo Mandelli e dai nuovi eletti Franco Bardiani, Maurizio Braghiroli, Lorenza Frattini, Maria Vittoria Grassi, Gian Luca Piazza, Paolo Piva, Sandro Squeri e Maurizio Zucchi. Le cariche verranno assegnate nel prossimo consiglio di amministrazione.

Il presidente di PPC Lauro Riani ha ufficializzato le dimissioni da presidente, ma è stato eletto presidente onorario. Nelle sue parole, il futuro di PPC  che continuerà a lavorare per tener legato il territorio e dare alla società appoggio fatto di sponsorizzazione ma anche partecipazione alle partite.

In questa ottica PPC ha acquistato 30 abbonamenti che utilizzerà per “mandare allo stadio” alcuni soci.

La lettera di congedo di Lauro Riani, presidente uscente:

“Sig. Soci e cari amici,
Eccoci giunti alla conclusione di questa annata 20/21, annata che per me come per alcuni altri componenti dell’attuale CdA, rappresenta la conclusione del secondo mandato e quindi, come da statuto, la non rieleggibilità.
Molti mi hanno chiesto se questo mi dispiaccia, io ripeto a tutti che quando abbiamo scritto lo statuto di PPC ho inserito io questo articolo perché, ne ero convinto allora e lo sono ancora, che in una società con 900 Soci, sono tantissimi quelli in grado di ricoprire cariche sociali, ed è quindi giusto che nel CdA ci sia un naturale ricambio.
Questi sei anni, anche se questo non è stato spesso percepito da tutti, sono stati abbastanza impegnativi.
Abbiamo infatti dovuto affrontare una serie di importanti problemi, spesso sconosciuti a Noi e ai nostri abituali consulenti, a partire da quello iniziale sollevato da Consob, che oltre all’impegno ci è costato quasi 100.000€, cifra che sta ancora penalizzando gli attuali bilanci.
Ci sono poi stati in successione, gli accordi iniziali con Nuovo Inizio e Parma Calcio, tutte le trattative fatte da Nuovo Inizio per la tentata vendita del Parma Calcio, la vendita del nostro 9% a Nuovo Inizio con tutte le procedure che abbiamo dovuto seguire per certificarne il valore e la contemporanea trattativa, per sottoscrivere l’accordo decennale con il Parma Calcio.
E’ arrivata poi finalmente la trattativa e la vendita al Gruppo Krause.
Tutte queste trattative pur essendo in capo a Nuovo Inizio ci hanno, come soci, sempre pienamente coinvolto.
Devo dire che anche nella nuova proprietà abbiamo trovato una buona disponibilità che ci ha permesso di arrivare alla firma di un patto di non diluizione per cinque anni, per cinque anni tutti gli aumenti di capitale spettanti a PPC saranno sottoscritti dal Gruppo Gentile, la ditta italiana con la quale il gruppo Krause ha acquistato il Parma Calcio.
Oltre a questi problemi societari ci sono stati naturalmente tutti i problemi della normale gestione, anche questi comunque non trascurabili.
Ci sono comunque, nonostante tutto questo, Soci che dicono che non li abbiamo seguiti in maniera adeguata, che avremmo dovuto organizzare più cose, coinvolgerli di più ecc…
Io rispetto tutti i pareri e accetto tutte le critiche però consideriamo, solo ad esempio, le feste di fine campionato che abbiamo organizzato per alcuni anni con l’ultima molto bella al PalaCassa alle Fiere.
È questa una manifestazione che era previsto dovesse ripetersi negli anni a seguire ma che il Covid ci ha stoppato assieme a molte altre iniziative.
Lasciamo comunque oggi un PPC in salute, con un attivo circolante di oltre 370.000€, con i problemi societari superati e con gli accordi sottoscritti che non dovrebbero creare particolari problemi almeno per i prossimi 4/5 anni.
Il nuovo CdA con la situazione societaria sistemata riserverà certamente, io penso, il suo impegno verso la crescita della ns. Società con un maggior coinvolgimento dei soci.
Dopo questi anni però, ritengo di dovervi fare partecipi di una riflessione generale sulla nostra Società.
Come PPC circa 3 anni fa ci siamo iscritti al NOIF una associazione che raggruppa 7/8 società di azionariato popolare italiane e non.
All’interno del NOIF PPC è sempre stata presa ad esempio come quella che effettivamente ha acquisito all’interno del Parma Calcio una reale partecipazione di minoranza con l’acquisizione di significative posizioni.
Con NOIF abbiamo fatto alcuni incontri in presenza, l’ultimo due mesi fa organizzato da Noi a Parma, e frequenti incontri in Zoom in cui ci siamo confrontati sui temi e sulle problematiche dell’azionariato popolare.
È stato proprio dalle considerazioni emerse in questi incontri chi mi sono reso conto delle carenze e della fragilità di PPC, mi spiego meglio.
In tutte le altre societa di azionariato popolare i soci oltre alla quota iniziale versano una quota annuale.
Questo per due motivi fondamentali, in una società ci sono spese da coprire e soprattutto perché, anche una società di azionariato popolare all’interno della società partecipata deve essere in grado di versare, la quota e lei spettante, quando sono richiesti aumenti di capitale.
Noi finora per siglare i nostri accordi abbiamo sempre fatto leva sul milione di sponsorizzazioni che i nostri soci portano ogni anno, sui 2/3000 tifosi che ogni domenica portiamo allo stadio, tutto bello tutto reale, almeno fino all’arrivo del Covid, ma sul lungo periodo questo, secondo me non basterà, Noi dovremo arrivare a versare gli aumenti di capitale a Noi spettanti.
Se Noi faremo questo potremo puntare ad avere più voce in capitolo in Parma Calcio e avere la possibilità di trattare maggiori vantaggi per i nostri Soci, due cose essenziali a mio avviso per poter sperare di incrementare il numero dei soci di PPC.
Chiudo ringraziando tutti Voi per la collaborazione che mi avete dato in questi anni e facendo I miei migliori auguri di buon lavoro ai componenti del nuovo CdA”.

 

 

 

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