Caterina Bonetti si candida alla segreteria Pd: ‘Parma è la città dei 35.000 nuovi poveri e deve esserci un’alternativa’

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In vista del rinnovo della segreteria cittadina del Pd, Caterina Bonetti si candida contro il segretario uscente Michele Vanolli con pochi ma molto chiari punti inseriti nel documento che presenterà, il prossimo 18 dicembre, al congresso del Pd.

“Apertura, partecipazione e confronto, maggiore coinvolgimento dei circoli e delle donne, no a temi tabù sul futuro della città e centralità del Partito Democratico nella guida di un centrosinistra unito.

“Credo che il PD a Parma necessiti di un cambiamento nella sua gestione interna e di uno sguardo sulla città che possa essere di riferimento per il centro sinistra locale – spiega illustrando il documento -. Non devono esserci temi tabù, come polo logistico, aeroporto, stadio, rapporto tra pubblico e privato nella gestione del welfare e dei servizi: bisogna poter discutere in modo aperto e franco, nei circoli e con i cittadini.

È importante recuperare i legami politici, le relazioni, l’ascolto, riattivare i circoli e il dibattito locale. Non possiamo ricordarci dei tesserati solo nei momenti di chiamata al voto.

Ultimo, ma non ultimo, il tema delle donne: Ci sono, e hanno idee, non è pensabile relegarle solo alle fasi operative.

Sono convinta – continua – che, pur nelle difficoltà di tempi ristretti e di un momento complesso, il congresso sia un’importante occasione di confronto, per coinvolgere chi chiede a gran voce di potersi esprimere sulla gestione interna del partito, ma anche sui temi che riguardano la città e rispetto ai quali fino ad ora l’attuale dirigenza non ha consentito espressione della base.

Parma è la città dei 35.000 nuovi poveri, del disagio giovanile, delle solitudini – aggiunge – Mi sono candidata perché credo ci possa essere un’alternativa e che questa vada costruita insieme ai cittadini. Metto la mia esperienza, politica, amministrativa al servizio del mio partito e della città per un cambiamento. Possiamo ancora costruire un percorso diverso, un PD di nuovo capace di ascoltare e dare risposte ai bisogni dei cittadini, che sia guida del centro sinistra a Parma.

Solo così ci si può aprire al confronto con le altre forze politiche. Non ci sono posizioni pregiudiziali sulle alleanze, nemmeno su quella con Effetto Parma, da tempo ho avviato personalmente un dialogo con le diverse forze politiche. Credo però che si debba cambiare il metodo di confronto, riportando l’attenzione sui temi e sui problemi della città, più che sugli equilibri politici e non sottraendosi a un confronto onesto anche sul tema della selezione delle candidature”

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