Lo sport parmigiano piange Leo Mussini

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A volte la vita è crudele, e le notizie ti lasciano senza parole.

Ci ha lasciato Leonardo Mussini, dopo avere lottato fino alla fine, come da suo carattere.

Perdiamo un amico e collega di grande professionalità e umanità, appassionato e innamorato del suo lavoro e del rugby.

Francesca Devincenzi, che ha avuto il privilegio di fare un pezzo di vita professionale con Leo, insieme alla redazione di Parmapress, si stringe con affetto ai familiari, alla mamma Guida Cabassi, alla compagna Elisa, alla grande famiglia delle Zebre e ai membri dell’Associazione Vinylisitic di cui Leonardo era socio fondatore e da alcuni anni  Presidente.

Ci rivedremo, buon viaggio Leo. Sempre grazie.

1 commento

  1. Caro, anzi, carissimo Leo, non ci sono parole per esprimere il dolore che in tanti proviamo in questo momento. Sei una persona speciale, buona e di gran cuore, un professionista esemplare, l’amico che tutti vorrebbero avere.
    Ti scrivo al presente perché tu non sei mai passato e non passerai mai. Perché ciò che sei stato capace di seminare nella tua breve vita, rimarrà per sempre stampato nei cuori di chi ti ha conosciuto e voluto bene fin dal primo istante.
    Il tuo ultimo messaggio – l’ho ricevuto sabato 25 – era intriso di ottimismo e voglia di lottare. Come si fa in quello sport, il rugby, che hai sempre amato. Mi avevi chiesto, se credevo (notare la delicatezza dell’uomo), una preghiera per te. Ne ho recitate alcune, ma non è bastato.
    Purtroppo la vita ha scelto diversamente. Gli angeli, si sa, non sono di questo mondo e quando appaiono è solo per poco tempo. Ma come angelo, ne sono certo, e credo, ti ritroveremo in Paradiso, sperando di meritarlo, un giorno come certamente lo meriti tu oggi.
    Ti abbraccio forte Leo.

    Ettore Iacono

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