D’Aversa amaro: “Quest’anno mi ha insegnato di più degli scorsi. Da lunedì incontrerò la società”

"In questi sei mesi ho dormito veramente poco, ho ripensato a come sia stato possibile quel che è successo, considerando che le occasioni per tirarci fuori sono state tante, da questo punto di vista non l’ho vissuta bene quest’ultima parte di campionato, ma questi sei mesi non possono cancellare quanto di buono si è fatto in passato"

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Alla vigilia di Sampdoria-Parma, ultima giornata di Serie A, mister Roberto D’Aversa è intervenuto in conferenza stampa. Il tecnico, iniziando la conferenza, ha voluto ringraziare e salutare tutti, dal suo staff ai tanti dipendenti del Parma Calcio: “Dobbiamo ancora fare l’allenamento di oggi, in quanti saremo a Genova lo scopriremo dopo la rifinitura. Ieri sera considerati quelli della Primavera eravamo in tredici, oggi valutiamo tutte le situazioni. Di sicuro questa sarà l’ultima conferenza pre-gara di questo campionato, ci tengo a ringraziare tutte quelle persone che lavorano a supporto della prima squadra, dallo staff a tutti quelli che lavorano in sede, il team manager, i dirigenti, addetto stampa, fisioterapisti; tutti quelli che giorno per giorno sono lì in campo e non solo: ci tengo a ringraziarli personalmente. Quello che mi preme dire è che mi dispiace per l’esito finale, credo sia anche normale per chi è qui da diverso tempo e ha fatto qualcosa di importante per fare sì che questo club uscisse fuori da una situazione particolare, ancora prima che arrivassi io, per ritornare nella categoria che compete al club. Purtroppo quest’anno non sono riuscito a preservare la categoria, c’è dispiacere da parte mia, quel che mi sento di dire è che i tifosi devono continuare a fare quel che hanno sempre fatto, dimostrare vicinanza soprattutto nei momenti di difficoltà, affinchè l’anno prossimo questa squadra possa tornare nella categoria che gli compete, ovvero la Serie A”.

Qualche parola, poi, anche sui sei mesi del D’Aversa bis: 
“Quello che è successo in questi 6 mesi da quando sono tornato non può cancellare i tre anni e mezzo precedenti. Bisogna andare a Genova considerando che affrontiamo una bella partita, nonostante siamo retrocessi; l’altro giorno la Sampdoria ha festeggiato i 30 anni dello scudetto, era la squadra di Mancini e Viali ed ha attirato a sé molte simpatie al di là della fede calcistica di ognuno di noi, dunque affrontiamo la partita in un bell’ambiente per loro, ci sarà entusiasmo. Cercheremo di onorare l’ultimo impegno di campionato come si è cercato di fare in tutte le partite, sperando di evitare qualche errore che purtroppo quest’anno ci ha condannati alla retrocessione. Nonostante i risultati negativi questi ragazzi avrebbero meritato qualcosa di diverso, per le prestazioni portate in campo”.

Il futuro di D’Aversa:
“Di concreto c’è solo che ho un altro anno di contratto con il Parma, la società farà le proprie valutazioni com’è giusto che sia e poi a fine anno ne parleremo e vedremo se il futuro sarà ancora insieme o meno. Nel momento in cui mi si presenterà un progetto valuteremo. Parma non si può considerare in base alla categoria nella quale gioca, quando sono arrivato in Lega Pro avevo delle possibilità in Serie B ma non ho avuto nessun dubbio nell’allenare un club così importante, a livello di trofei europei è la quarta società in Italia. Questo non dipende però solo dal mio pensiero. Il mio dispiacere è che i risultati non abbiano rispecchiato le prestazioni di questi ragazzi, la partita che ha influenzato il percorso è stata quella contro il Sassuolo all’andata, vincevamo fino al 93’, ma questo non lo dico per dare colpe al singolo giocatore, il calcio di rigore poteva essere evitato ancora prima ed è legato ad una lettura della partita che con l’esperienza ti deve portare a far morire la partita; ma questo è successo anche in altre circostanze. Dove siamo passati in vantaggio, come a Firenze, la nostra lacuna è stata di non fare sì che la gara scemasse con l’esperienza; è successo anche contro il Genoa in casa, abbiamo fatto una delle nostre migliori partite e nel momento in cui nel giro di pochi minuti il Genoa è passato in vantaggio mancavano venti minuti e non si è più giocato. Molto probabilmente il motivo principale da quando sono tornato è stato quello di non avere la lettura della partita, l’esperienza che ti facesse portare a casa il risultato. Emblematica è stata anche la gara di Cagliari, fino al 90’ quel risultato strameritato che stava maturando avrebbe portato noi ad affrontare il resto del campionato mentalmente in maniera diversa”.

La stagione ha insegnato qualcosa a Roberto D’Aversa. 
“L’esperienza la si fa con il tempo, quest’anno mi ha insegnato molto di più rispetto a quegli anni dove abbiamo fatto ottime cose. In questi ultimi due mesi ho dormito veramente poco, ho ripensato a come sia stato possibile quel che è successo, considerando che le occasioni per tirarci fuori sono state tante, da questo punto di vista non l’ho vissuta bene quest’ultima parte di campionato, ma questi sei mesi non possono cancellare quanto di buono si è fatto in passato. Sarà il tempo a dimostrare cosa mi ha insegnato o no questo periodo. Nelle situazioni bisogna sempre trovarsi. Tante persone mi dimostrano più affetto adesso, in giro per Parma sto ricevendo molti attestati di stima e questo dimostra che questa è una città che nei momenti di difficoltà ti dimostra calore e importanza dei rapporti. Quel che bisogna fare è ragionare sulle esperienze sperando che quel che è successo possa insegnarci qualcosa, sarà il tempo a dirlo”.

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