Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: dieci arresti

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Questa mattina la Digos di Frosinone, con la collaborazione degli omologhi uffici di Roma e Parma, ha eseguito 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di stranieri di origine prevalentemente curdo-irachena, emesse dal GIP della Procura della Repubblica di Roma, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, per reati connessi al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina anche attraverso il procacciamento e la falsificazione di documenti.

L’indagine ha tratto origine da un pregresso procedimento instaurato presso la Procura della Repubblica di Cassino e concernente il sequestro operato nella provincia di Frosinone, il 12 febbraio 2017, di un’ingente somma di denaro in valuta contraffatta, trasportata da 4 cittadini curdo-iracheni, tutti residenti in Paesi Schengen.

Le articolate investigazioni, supportate dal Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Esterno della D.C.P.P./U.C.I.G.O.S., hanno consentito di individuare un’ampia organizzazione a carattere transnazionale attiva nel favorire l’ingresso illegale di immigrati ai quali veniva richiesto il versamento di ingenti somme di denaro. Questi, in gran parte originari del Medio Oriente, accedevano in area Schengen sia dalla Grecia che attraverso le frontiere di Bari, Roma, Venezia e Pisa. Dopo una temporanea permanenza in alcune abitazioni della capitale, gli stranieri, muniti di documenti contraffatti, proseguivano per il nord Europa.

Per ogni singolo trasferimento veniva richiesta la somma di 2.500 euro attraverso la cosiddetta hawala (sistema di rimessa di denaro fortemente radicato nella cultura araba e basato sulla fiducia)  consentendo l’accumulo di ingenti somme di denaro, in parte inviato all’estero attraverso operazioni di money transfert sui circuiti Western Union e Moneygram.

 

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