Dalle stelle del calcio alla stalla della marijuana: arrestato Gigi Sartor

L'ex calciatore sorpreso dalla Finanza coltivare le piantine in un casolare abbandonato sopra Terenzo

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Dalle stelle del calcio alle stalle dove coltivava marijuana, passando per il calcio scommesse. Non c’è pace per Gigi Sartor, è lui il 46enne arrestato lunedì insieme a un presunto complice, Marco Mantovani per la coltivazione di marijuana in un casolare in zona Terenzo, a Lesignano Palmia.

Edificio disabitato, ma per il quale era stato chiesto il raddoppio della fornitura di energia elettrica per alimentare le serre necessarie per far crescere le piantine.

E poi la serra, costruita con dovizia in una stalla, con le prese d’aria e le luci.

Così, le Fiamme gialle hanno piazzato telecamere nascoste, per registrare i movimenti attorno all’edificio. Sartor e Mantovani sono stati ripresi in più occasioni. Una decina di giorni fa, sono anche stati pedinati dai finanzieri.

E chi li ha fermati simulando un banale controllo avrebbe sentito odore di marijuana provenire dall’abitacolo.

Non è il primo guaio giudiziario per Gigi Sartor: nel 2011 l’arresto, per il coinvolgimento nel calcio scommesse e nella maxi inchiesta di Cremona. Incastrato dalle intercettazioni, come intermediario tra Beppe Signori, altri ex calciatori e il mercato delle scommesse di Singapore.
Nel 2012 la condanna a cinque anni di squalifica, dopo l’onta del carcere. Poi, nel giugno 2015 la condanna per maltrattamenti nei confronti della sua ex compagna.  9 mesi di reclusione con pena sospesa più il pagamento dei danni e delle spese legali.
Ma non era finito il suo calvario da ex grande calciatore. Il Bar in via Emilia Est, una parentesi. Ora i domiciliari. Di nuovo, un tunnel. Dalle stelle del calcio, alle stalle dove coltivava la marijuana. Per il suo “complice” solo l’obbligo di firma. Per lui i domiciliari, in una casa nemmeno sua.

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