Oro, incenso e mirra: dalla sacca della Befana il Parma ne subisce tre

Notte fonda per i ducali, che perdono per infortunio anche Karamoh e Gagliolo

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Se dobbiamo cercare oro incenso e mirra nel Parma, due magi sono Valenti e Mihaila, le uniche buone notizie della domenica: convincenti, interessanti, unici che non affondano a Bergamo. Si salva anche Pezzella, in parte, almeno. Il Parma prende tre gol, ne rischia altri, davanti alla porta si vede pochissimo anche se in avvia sembra leggermente più convinto.

Oro incenso e mirra, ma sul Parma piovano guai: si fanno male anche Karamoh e Gagliolo, e resta la difesa che soffro troppo e lascia buchi incredibili.

PARTITA – Il clima in casa ducale è teso: la sconfitta contro il Torino ha lasciato strascichi pesanti, cui si sommano le assenze di Iacoponi, Osorio, Kucka e Gervinho. Potrebbe essere l’ultima chiamata per Liverani, che sceglie una sorta di modulo ad albero di Natale con Karamoh e Kurtic alle spalle di Inglese.

Ma piove sul bagnato in casa Parma, che non parte nemmeno male, con un discreto possesso nei primi minuti.  Al nono si fa male anche Karamoh: problema muscolare per lui, al suo posto il rumeno Mihaila, che, nelle aspettative di Liverani avrebbe dovuto giocare solo un breve spezzone.

Al quindicesimo, al primo affondo, passa l’Atalanta: su punizione a favore in mezzo al campo, Gagliolo si perde Ilicic che serve Muriel, lesto a infilarsi tra Alves e Busi e segnare. Posizione regolare, Parma sotto dopo 16.

I ducali tornano fantasmi macchinosi e lenti, sulle seconde palle arrivano sempre prima i bergamaschi, e i ducali, per non farsi mancare nulla, perdono anche Gagliolo. Dento al suo posto Pezzella. Altro infortunio muscolare.

Per il Parma è notte fonda, Cyprien, Alves e Busi si fanno bucare con enorme facilità: ci prova prima Ilicic, deviato, poi Muriel, lanciato da una sorta di Tiki Taka Gosens Pessina: palla alta. La Dea ci mette intensità, il Parma è tutto in un lancio di Busi per Kurtic che ci arriva ma incoccia contro Inglese.

Il Parma non c’è, e l’Atalanta chiude in avanti con un corner teso di Ilici che Sepe fa suo.

RIPRESA – Liverani si gioca il cambio Inglese – Cornelius, ma è l’Atalanta che tiene palla, facendo grande possesso e trovando il raddoppio al 49esimo. Bravo Pessina a gestire il pallone spalle alla porta, passaggio per Gosens che serve Zapata in mezzo all’area, difesa assente, Sepe battuto. Due a zero, il Parma non c’è.

L’Atalanta fa possesso instancabile: dopo tre minuti di tenuta, Zapata serve Gosens, Hernani tocca ma non la tiene, per Gosens è semplice fare il 3-0. Gasperini inizia la girandola dei cambi, e anche Malinovski, su una palla persa da Cyprien, tira da fuori e sfiora il 4-0.

L’Atalanta insiste senza sosta, il Parma è tutto in un tentativo di Mihaila allo scadere e in un tentativo di Cornelius lanciato da Kurtic.

Ma la dea chiude in avanti con un tiro al volo di Caldara. Finisce 3-0, alla vigilia si temeva peggio, ma resta l’ennesima sconfitta di una stagione sempre più buia.

TABELLINO

ATALANTA – PARMA 3-0 

MARCATORI: 16′ Muriel, 49′ Zapata, 61′ Gosens (A)

ATALANTA: Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer (dal 81′ Caldara), Freuler (dal 65′ Mahele) , De Roon, Gosens (dal 65′ Miranchuk) ; Pessina; Ilicic (dal 58′ Malinovski), Muriel (dal 46′ Zapata). A disp: Rossi, Sportiello, Pedersen, Sutalo, Lammers, Mojica, Depaoli, Ruggeri. All: Gasperini.

PARMA : Sepe; Busi, Alves, Valenti, Gagliolo (dal 33′ Pezzella); Kurtic, Sohm, Cyprien; Hernani; Karamoh (dal 9′ Mihaila), Inglese (dal 46′ Cornelius). A disp: Colombi, Balogh, Brugman, Laurini, Dezi, Dierckx, Ricci, Brunetta, Camara. All: Liverani.

Arbitro: Sacchi di Macerata
Ammoniti: Cyprien, Pessina (A)

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