Consiglio di Stato e diritti dei disabili: “Il Comune si svegli”

"Il Sindaco, la Giunta, la maggioranza, non hanno mai voluto aprire occhi e orecchie, non ci hanno mai ascoltato e siamo stati oggetto di commenti sdegnati in Consiglio Comunale. E adesso sono andati a schiantarsi direttamente contro un muro: quello della giustizia" - dicono i consiglieri Pd, Guppo Misto e Parma Unita

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“Giustizia è fatta! E possiamo affermare che l’avevamo detto in tutti i modi e in tutte le lingue”.

Così Lorenzo Lavagetto, Fabrizio Pezzuto, Bruno Agnetti, Roberta Roberti, Daria Jacopozzi, Caterina Bonetti, Sandro Campanini, Giuseppe Massari a proposito della sentenza del Consiglio di stato che da ragione all’associazione che difende i disabili “Prima gli Ultimi” contro il Comune di Parma.

“Ma il Sindaco, la Giunta, la maggioranza, non hanno mai voluto aprire occhi e orecchie, non ci hanno mai ascoltato e siamo stati oggetto di commenti sdegnati in Consiglio Comunale.

E adesso sono andati a schiantarsi direttamente contro un muro: quello della giustizia.

Il Consiglio di Stato, adito dalla associazione “Prima Gli Ultimi” (cui va il giusto merito), ha annullato il regolamento comunale tanto voluto dalla Giunta Pizzarotti: un regolamento che secondo l’amministrazione avrebbe dovuto rappresentare il principio di “equità”.

Quel regolamento che, invece, con un vergognoso sfregio alla giustizia sociale, ha imposto, tra il 2018 ed il 2020, alle persone con disabilità di pagare i servizi mediante il meccanismo della c.d. compartecipazione. Di pagarli in base alla indennità di accompagnamento ed alla pensione di invalidità come se fosse una colpa percepirli! Una vergogna sanata solo dal Consiglio di Stato.

Abbiamo portato avanti con grande convinzione la battaglia contro questo norma tra il 2017 ed il 2020: Con interventi dei consiglieri Pezzuto, Jacopozzi, Eramo, Scarpa, Roberti, Campanini, Bonetti, emendamenti al regolamento in sede di approvazione, interrogazioni, mozioni. L’ultima in sede di approvazione del bilancio 2019 allorquando il Sindaco rispose al capogruppo Lavagetto (che chiedeva la rimozione della norma) che il regolamento non si tocca perché è giusto che ciascuno paghi in base al reddito effettivo per non scaricare i costi sulla comunità (gazzetta di parma 18/12/2019 pag 9). E questo nonostante che la Regione avesse poco tempo prima chiarito che il regolamento era inapplicabile e che anche associazioni come AMNIC avessero espresso la contrarietà alla norma, intervenendo presso la Regione.

Ricordiamo tutti, benissimo, quando la maggioranza, con un coraggio impensabile, definiva orgogliosamente questa norma una “rivoluzione”. Bene, sarebbe oggi un gesto rivoluzionario se il Sindaco Pizzarotti e l’assessore Rossi chiedessero scusa alla Città. E se disponessero immediatamente il rimborso di quanto indebitamente percepito in questi anni senza che sia necessaria una ulteriore richiesta.

Questa scelta sbagliatissima e ingiusta ha dato la possibilità alle destre di alzare la voce e di far campagna elettorale: l’amministrazione Pizzarotti deve smetterla di creare loro occasioni di consenso.

Sulla disabilità e sul welfare in generale bisogna voltare pagina: qualcuno dovrebbe assumersi le proprie responsabilità e compiere le opportune valutazioni”.

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