Ricercatori più citati sul web, tre sono dell’Università di Parma

Si tratta di Giuseppe Mingione, docente di Analisi matematica al Dipartimento di Scienze Matematiche, Fisiche e Informatiche, Daniele Del Rio, docente di Alimentazione e nutrizione umana al Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie e Presidente della Scuola di Studi Superiori in Alimenti e Nutrizione, e Marco Ventura, docente di microbiologia al Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale.

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Tre studiosi dell’Università di Parma compaiono nella classifica “Highly Cited Researchers 2020” (HCR) stilata dal Web of Science Group – Clarivate Analytics, che elenca i ricercatori più citati al mondo.

La classifica identifica gli scienziati che hanno prodotto le pubblicazioni più citate nel proprio settore nell’anno di riferimento, esercitando un’influenza significativa nel campo della ricerca, e si basa sull’analisi eseguita dagli esperti di bibliometria dell’Istituto di informazione scientifica del Web of Science Group. Per un ricercatore, l’appartenenza a questa lista Highly Cited Researchers è da tempo ritenuto uno dei maggiori riconoscimenti internazionali.

I tre “Highly Cited Researchers” dell’Ateneo di Parma sono Giuseppe Mingione, docente di Analisi matematica al Dipartimento di Scienze Matematiche, Fisiche e Informatiche, Daniele Del Rio, docente di Alimentazione e nutrizione umana al Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie e Presidente della Scuola di Studi Superiori in Alimenti e Nutrizione, e Marco Ventura, docente di microbiologia al Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale.

“La presenza di tre docenti dell’Università di Parma tra gli highly cited researchers – dichiara il Rettore Paolo Andrei – è motivo di orgoglio per l’Ateneo. Ringrazio sentitamente i tre colleghi per il loro grande impegno e sottolineo che questi rilevanti successi, riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale, sono dovuti alla condivisione dell’importanza degli obiettivi dell’attività di ricerca da parte di tutto il personale docente, ricercatore e tecnico-amministrativo dell’Università di Parma”.

“Questo successo va primariamente ascritto alle grandi capacità professionali e all’impegno di questi tre colleghi, coi quali mi congratulo vivamente – aggiunge il Prorettore alla Ricerca Roberto Fornari – e allo stesso tempo mostra che l’Università di Parma offre un terreno fertile dal punto di vista della ricerca accademica. Il nostro impegno deve essere quello di renderlo sempre più fertile investendo su nuovi ricercatori e infrastrutture di ricerca al passo coi tempi”.

Il prof. Mingione è presente nella prestigiosa lista per il settimo anno consecutivo, cosa riuscita solo a pochi altri scienziati italiani. Compare nella categoria Mathematics, che quest’anno include 70 presenze in tutto il mondo.

Per il prof. Del Rio che compare nella categoria Cross-Field, che riunisce i ricercatori che pubblicano in maniera trasversale in più settori scientifici, si tratta della sua quarta presenza nella classifica, dopo il 2014, 2015 e 2019.

Il prof. Ventura, microbiologo che si occupa dello studio del microbiota e della sua interazione con l’uomo e gli animali, nonché della biologia dei microrganismi probiotici con particolare attenzione all’ambito dei bifidobatteri e al loro ruolo nell’ecosistema intestinale, entra per la prima volta nella classifica, anch’egli nella categoria Cross-Field.

Quest’anno gli studiosi di affiliazione italiana inclusi nella lista sono stati 85, tra atenei, enti di ricerca e istituzioni. È particolarmente significativo che l’Ateneo di Parma compaia nella classifica con ben tre docenti, un numero che lo colloca a fianco dei più grandi Atenei italiani. Per l’Emilia-Romagna, le uniche altre Università presenti sono quella di Bologna (4 ricercatori) e di Ferrara (1).

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