La protesta – “La spesa contingentata di articoli importanti. Perché?”

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Lettera firmata

“Nella giornata odierna è avvenuto qualcosa di incomprensibile.

Questa mattina, verso le ore 10:40 mi recavo preso un supermercato “Lidl” di Colorno (PR), per fare come di mio solito la spesa settimanale.

Arrivato alla cassa, la commessa ha escluso ponendo da parte alcuni articoli per l’igiene della persona. Quando ne ho chiesto venia mi è stato risposto che non era possibile acquistare tali prodotti di sabato e domenica.

Incredulo ho chiesto spiegazioni e mi è stato risposto che si tratta di una normativa regionale o nazionale non ho ben capito.

Mentre provvedevo ad imbustare la mia spesa, una signora ha chiesto di acquistare dei pannolini, della carta igienica ed un gel igienizzante per le mani, ma gli è stato negato.

La donna ha provato a protestare asserendo di essersi trovata impreparata e di non avendone una scorta adeguata in casa. Nulla la risposta è stata che non poteva acquistare tali prodotti.

Alla luce di quanto accaduto, mi sento allibito ed indignato. Possibile mai che un cittadino non possa acquistare prodotti essenziali? Possibile che non si possa acquistare nemmeno un igienizzante per le mani, considerato fondamentale dopo il lavaggio delle mani, per combattere l’epidemia da Coronavirus?

E se avessi cercato di comprare una mascherina perché rotta? Non me l’avrebbero venduta?… E’ questo il modo di combattere il virus? Privando noi cittadini di beni indispensabili per la nostra persona? Nemmeno in prigione succede, credo.

Mi piacerebbe tanto saperne il vero motivo, e se pure ci fosse, non sarebbe sufficiente a descrivere quanto assurda sia questa regola. Si sta trascendendo e si va verso una gestione folle e psicopatica dell’epidemia da Sars-Cov2″.

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