Il Parma sale al 15° posto della classifica monte ingaggi; Liverani, con Italiano, l’allenatore più low cost

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(Gabriele Majo, direttore di www.stadiotardini.it) – Ci si consenta la licenza di commentare, al fine di una proficua opera di divulgazione, i dati diffusi negli ultimi due giorni dalla Gazzetta dello Sport relativi agli ingaggi dei calciatori di Serie A (ieri) e degli allenatori (oggi). Al fine di una corretta interpretazione del dato che vede il Parma Calcio salire dal 16° posto della passata stagione al 15° attuale (in coabitazione con la Sampdoria), va chiarito che non si tratta di un effetto Krause, perché ad onta dei botti finali, quelli che pesano sono gli stipendi di alcuni calciatori della passata stagione rimasti in rosa, mentre i giovani scovati dall’efficiente area scouting ducale (nella quale eccelle Beppe Corti, lo scopritore di Cavani e Kessie, per citarne solo un paio e che è bello qui ricordare anche come ex calciatore Crociato degli anni Ottanta ai tempio di Giampietro Vitali), proposti alla direzione sportiva e proprietà, quindi scelti, hanno compensi in linea con i parametri di gestione virtuosa pensati da Nuovo Inizio e sposati dal nuovo presidente americano, il quale è finanziariamente sì molto potente (e già lo si è potuto apprezzare), ma come negli ideali di chi lo ha preceduto nella custodia del club Crociato, particolarmente attento ad una progettualità che non prevede il dispendio di risorse per calciatori già affermati, ma viceversa l’investimento sui migliori prospetti di carattere internazionale (vedi appunto le otto bandierine di Kyle, anche se tra queste sventola pure qualcuna di chi già si è affermato). Alcuni, forse tutti, i mercatologi di carattere nazionale, come già rimarcato da diversi nostri autori sdegnati, non hanno saputo apprezzare la lungimirante campagna del Parma, restando sulla superficie di acquisti perfezionati solo nelle ultime ore (ma frutto di un lungo ed accurato studio, appunto dell’area scouting) e da loro ritenuti, evidentemente, solo delle scommesse non utili per quella che è la mission principale, ovvero il salvataggio della categoria. Ovviamente il bingo sarebbe, assieme ad una salvezza si spera tranquilla, portare a maturazione almeno un paio delle promesse, per poi cederle nel ricco mercato internazionale ricavandone immediata plusvalenza. Dunque non ci si inganni: non si è passati dalla 16^ posizione alla 15^ perché Kyle è americano e spende, ma appunto perché non ci sono state le auspicate uscite di calciatori dispendiosi già a libro paga. Il monte ingaggi odierno del Parma, rilevato dalla Rosea, è di 34 milioni, tre in più rispetto ai 31 della passata stagione e due in più dei 32 che sono ritenuti ottimali per la gestione virtuose, poiché cifra al di sotto dei proventi dei diritti televisivi. La legittima ambizione del Presidente, che ha subito entusiasmato la piazza che magari pensa di aver trovato il nuovo Calisto (mi si fa notare l’assonanza del nome di battesimo…), resta coerente con la progettualità i cui cardini sono: finanza forte, cartellini di proprietà dei migliori Under 25 (e l’ideale sarebbe abbassare ulteriormente la soglia, visto che Kulusevski venne pescato dall’Atalanta che era un ragazzino da vivaio) ed investimenti sulla infrastrutture (“nuovo” Tardini, ma anche il Centro Sportivo di Collecchio). Il ricavo dalla vendita di ogni “top player” potrebbe essere reinvestito in ulteriori tre promesse, onde garantire la continuità dell’esercizio virtuoso. L’allenatore Crociato Fabio Liverani, secondo l’inchiesta pubblicata oggi dalla Gazzetta dello Sport, è l’allenatore meno pagato della Serie A, assieme al collega dello Spezia Vincenzo Italiano (0,5 milioni): è vero che Krause lo aveva ereditato da Nuovo Inizio (anche se magari, viste le trattative in corso ne avevano già parlato tra loro), però anche questo dato testimonia come pure a livello di tecnico si cerchi di lavorare in prospettiva, del resto il suo stesso predecessore Roberto D’Aversa era stato a lungo tra i meno pagati, salvo poi esser nel tempo premiato con aumenti meritati sul campo. Gabriele Majo. direttore di www.stadiotardini.it

GLI STIPENDI DEI GIOCATORI DEL PARMA 2020-21

Inglese 1,4
Gervinho 1,3
Hernani 1,2
Karamoh 1,2
Kucka 1,2
Cornelius 1
Kurtic 1
Grassi 0,9
Sepe 0,9
Cyprien 0,7
Alves 0,6
Busi 0,6
Osorio 0,55
Brunetta 0,5
Valenti 0,5
Laurini 0,48
Gagliolo 0,45
Mihaila 0,45
Pezzella 0,45
Sprocati 0,45
Dezi 0,42
Sohm 0,4
Scozzarella 0,35
Brugman 0,34
Iacoponi 0,32
Nicolussi C. 0,3
Colombi 0,2
Adorante 0,08

CLASSIFICA MONTE INGAGGI SERIE A 2020-21

Juventus 236 milioni
Inter 149 milioni
Roma 112 milioni
Napoli 105 milioni
Milan 90 milioni
Lazio 83 milioni
Fiorentina 55 milioni
Torino 51 milioni
Cagliari 46 milioni
Bologna 43 milioni
Atalanta 42,6 milioni
Genoa 41 milioni
Sassuolo 35 milioni
Parma 34 milioni
Sampdoria 34 milioni
Benevento 32 milioni
Udinese 31 milioni
Verona 24 milioni
Crotone 23 milioni
Spezia 22 milioni

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