Cinque anni dopo Arzignano Parma, i ducali ripartono in amichevole contro l’Empoli – FOTO

Oggi è di nuovo domenica 6 settembre. Cinque anni dopo. E il Parma riparte di nuovo, di nuovo un viaggio fatto di incognite che si chiamano Covid e nuove guide. Si è chiuso il ciclo D'Aversa Faggiano, uno dei più longevi, si apre quello Liverani Carli. E il Covid, che ha sparigliato le carte: ci sono meno soldi, in tutta la serie A o quasi. Sarà probabilmente un mercato stiracchiato, e un campionato livellato verso il basso. O forse, sarà il campionato della ripartenza, pochi soldi, tante idee.Inizia un nuovo viaggio. Come cinque anni fa.E' la prima volta in tutta Italia in cui i tifosi tornano allo stadio: solo 1000, divisi e tenuti distanti tra Nord e Tribuna. Davanti al Parma, la gemellata Empoli. E' solo un'amichevole, ma ha un sacco di significati. 

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Sei settembre 2015. Il Parma ripartiva da Arzignano. Ripartiva dopo un fallimento e una rinascita dalle ceneri, area fenice risorta dopo il crollo dall’Europa alla serie D.

Era un Parma tutto nuovo, Nuovo Inizio che ricostruiva comprando pezzo a pezza all’asta una storia gloriosa finita in cenere e intanto ripartiva dal campo.

La serie D. Una categoria che molti tifosi non avevano mai conosciuto. Il Parma, in un girone arruffato, si dice, per evitare di mettere in ducali nello stesso campionato dell’altra corazzata, il Venezia, poi avversario principe nelle categorie successive, ripartiva da quel paesino veneto minuscolo e laborioso, regno delle pelli e delle concerie: Arzignano.

Iniziavo un viaggio fatto di incognite, che negli anni sarebbe diventato un trionfo meraviglioso che ha riscritto la storia del calcio. Iniziava un viaggio tra campetti in cui non puoi giocare di sera, perché non ci sono i riflettori, in cui, molto spesso, gli avversari sono ancora onesti lavoratori con la passione per il pallone.

Quel viaggio, idealmente, è finito a Spezia, in una notte che ha riconsegnato il Parma alla serie A. Sul calendario, è finito in una domenica di fine aprire, con la promozione casalinga contro il Delta Rovigo. Poi ci sono stati la notte e il pomeriggio di Firenze. E Spezia. E due salvezze.

Oggi è di nuovo domenica 6 settembre. Cinque anni dopo. E il Parma riparte di nuovo, di nuovo un viaggio fatto di incognite che si chiamano Covid e nuove guide. Si è chiuso il ciclo D’Aversa Faggiano, uno dei più longevi, si apre quello Liverani Carli. E il Covid, che ha sparigliato le carte: ci sono meno soldi, in tutta la serie A o quasi. Sarà probabilmente un mercato stiracchiato, e un campionato livellato verso il basso. O forse, sarà il campionato della ripartenza, pochi soldi, tante idee.

Inizia un nuovo viaggio. Come cinque anni fa.

E’ la prima volta in tutta Italia in cui i tifosi tornano allo stadio: solo 1000, divisi e tenuti distanti tra Nord e Tribuna.


Davanti al Parma, la gemellata Empoli. E’ solo un’amichevole, ma ha un sacco di significati.

 

 

 

 

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