L’opinione- La Serie A, l’algoritmo e la barzelletta senza fine

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Tanto tuonò che piovve. No, non siamo stati, improvvisamente, catapultati nell’antica Grecia e, per la precisione, nel cortile di casa Socrate, ma, più semplicemente, il Consiglio Federale ha approvato ciò che si paventava da tempo, ovvero le linee guida proposte dal presidente della Figc, Gabriele Gravina, in caso di nuovo stop al campionato. In soldoni: qualora la Serie A venisse di nuovo fermata temporaneamente, si farebbe ricorso al sistema dei playoff/playout per l’assegnazione dello scudetto, dei pass per le coppe europee e per stabilire le retrocessioni. Nell’ipotesi, invece, di semaforo rosso definitivo alla stagione, i destini del calcio non sarebbero più nelle mani del povero Eupalla, bensì di un algido algoritmo, per decretare chi sbarcherà in Europa, chi retrocederà in Serie B, ma non chi vincerà lo scudetto. Avete capito bene: in questo caso il titolo non verrebbe assegnato.

Come funzionerebbe l’algoritmo. Molti di voi si staranno interrogando. ‘È una media ponderata che tiene conto del peso che deriva dalla media dei punti fatti in casa e fuori casa, moltiplicato per il residuo delle gare. Questa la spiegazione data dal numero uno della Federazione Italiana Giuoco Calcio.Semplice, no?

Ora, con tutto il rispetto per le Istituzioni che governano il mondo pallonaro, che a decidere il destino di questa stagione sia una formula matematica, e non quel colorato, anche se a volte spelacchiato, rettangolo verde, ci fa un pochetto storcere il naso. Che in piena estate, con 40° all’ombra, sol perché la navicella spaziale ‘Covid 19’ dovesse decidere di atterrare ancora su uncampo di serie A, si debba mettere mani a carta, penna, fogli Excel, calcolatrici, con annesse proteste, ricorsi, carte bollate di questo o quel club, senza poi essere ripagati nemmeno della soddisfazione di vedere assegnato lo Scudetto, ci pare un pochino ai limiti del sadismo.

Ecco perché vorremmo proporre dei metodi alternativi, calcisticamente omeopatici, naturali, privi di controindicazioni, per concludere in maniera più dignitosa il campionato, nel caso non fosse più possibile scendere in campo.

Il polpo Paolo. Ricordate quel simpatico animale acquatico che balzò agli onori della cronaca internazionale azzeccando tutti i risultati ai Mondiali di calcio del 2010? Ecco. Lui! Nella sua vaschetta ci immergiamo due gagliardetti: uno della Juventus, l’altro della Lazio. Versiamo del vino per… confondere le acque. Il ‘tentacolato’ vincerà lo Scudetto, mentre il polpo Paul, ondeggiando ubriaco, danzerà sulle urla sparate in sottofondo dalla voce di Nando Martellini, riadattata per l’occasione: Campioni d’Italiaaaaa! Al secondo classificato, un’insalata di mare.

Booking. Ma perché, caro presidente, usare un algoritmo,quando lo Scudetto può essere alla portata di un click? Caso mai ti vada male, puoi sempre spedire Balotelli a irretire i Koala.

Ruba-scudetto. Nulla di illegale, eh! Semplicemente una variante del Rubamazzetto, in voga fin dai tempi delle scarpette da calcio con i tacchetti in cartone pressato.

E il rubabandiera, no, allora? Ci sta! 10 presidenti per parte. Gare di eliminazione diretta. Chi si aggiudica la finale decide l’ordine della classifica punti, marcatori, pacco,contropaccotto, aglio prezzemolo e finocchio. Ovviamente, prevista valanga di proteste perché la bandiera era tenuta troppo in alto per favorire i soliti noti…

Biscotti della fortuna. Ingredienti: mettere 20 presidenti di Serie A attorno a un tavolo. Poi, farina, zucchero, vanillina, burro qb. Nascondere lo Scudetto accuratamente dentro un biscottino. Chi lo vince è pregato di non estrarre il dito medio. Per gli altri 19… Ritenta, sarai più fortunato!

Album di figurine. Da completare tassativamente per primi con le figurine più stravaganti dei propri giocatori. I doppioni ce li si gioca al ‘batti muro’: se la figurina, lanciata da un muro, cade sopra un’altra la si conquista e il giocatore continua a lanciarne altre.

Morra valdostana. Sì, lo sappiamo. C’è quella cinese, quella sarda, ma a noi andava questa.

Mosca cieca. Si benda un presidente a turno e lo si porta al centro del campo da gioco. Gli altri 19 della Serie A si prendono per la manina, fanno un girotondo intorno a lui cantando il suo inno. A un certo punto il bendato grida ‘alt’. Tutti si fermano in religioso silenzio e quello che viene indicato lascia il girotondo per entrare nel cerchio. La mosca cieca cercherà di prenderlo. Chi acchiapperà più presidenti delle altre squadre, potrà cucirsi lo Scudetto sulla maglia.

Lotteria della pancetta. Arriva dall’Indiana. Se dobbiamo essere originali, facciamolo fino in fondo. Primo premio, manco a dirlo lo Scudo; secondo, un tour negli uffici della Figc per capire quali strani vapori circolino nell’aere di quei corridoi in cui poter vedere ‘cose che nemmeno voi umani avete mai visto’; terzo, 20 Kg di pancetta. Quella commestibile, non di Higuain di ritorno dall’Argentina.

Bonus monopattino. Traendo ispirazione dalle misure recenti adottate dal Governo in tema anti Covid, ma un giro ai presidenti, tra le folli acclamanti, non vogliamo farglielo fare? Ovviamente chi prima arriva…
(Il Marchese del Grillo)

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