Coronavirus – “Salviamo bar e ristoranti, il Comune non faccia pagare il plateatico”

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“La decisione del Governo di operare una ripartenza che vedrà coinvolti, solo a partire dal 1 giugno e nel caso le condizioni di contagio si mantengano in linea con la previsione, gli esercizi di ristorazione e i bar con servizio al pubblico, ha sollevato comprensibilmente preoccupazione negli esercenti, duramente colpiti dalla crisi lavorativa legata ai provvedimenti contro la pandemia.

Anche il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha chiesto al Governo di valutare la possibilità, se le condizioni lo permettessero, di arrivare prima ad una riapertura dei locali che si fossero messi nelle condizioni di rispettare le norme per il distanziamento sociale.

Se la salute dei cittadini è e deve restare la prima priorità, pensare da oggi, anche a livello locale, strategie di sostegno nel momento della ripresa di queste attività ci sembra fondamentale.

Per prima cosa il Comune potrebbe decidere di annullare il pagamento del plateatico per i locali che ne avevano già fatto richiesta, rendendo il canone gratuito – su modello di Bologna” – propone il gruppo consiliare del Pd di Parma – nel nostro caso fino a fine ottobre. Questo sgravio darebbe respiro ai gestori nella ripresa ed estendendo la possibilità di richiesta anche a coloro che, per ragioni economiche o di struttura del locale, non avevano presentato la domanda in passato, si consentirebbe anche ai locali con una metratura interna penalizzante in relazione a quelle che saranno le normative di distanziamento sociale, di portare avanti il proprio lavoro almeno nella bella stagione.

In secondo luogo potrebbero essere revocate, anche per un periodo di prova, le norme anti degrado che prevedevano il divieto, in alcune aree della città, di consumo in esterno di alimenti e bevande. Mancando la premessa dell’assembramento (che resterà ragionevolmente vietato anche nei mesi a venire, pur con le riaperture), dovrebbero decadere anche le ragioni che avevano spinto a realizzare l’ordinanza e si potrebbe così consentire la ripresa delle attività anche in quelle zone.

Infine si potrebbe ragionare, anche in termini di maggior tutela ambientale, sulla possibilità di pedonalizzare, per un periodo estivo di prova, alcune zone del centro, dove in questo modo potrebbero essere ricavati spazi di plateatico per i locali, permettendo così agli avventori di fruire dei servizi all’aperto in sicurezza e con le giuste distanze.

Sono solo alcune proposte rispetto alle quali il Comune può decidere di operate concretamente in sostegno dei lavoratori di uno dei settori sui quali, con l’attenzione al tema della food valley, da sempre punta per la valorizzazione territoriale”.

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