Lega A unita e compatta per proseguire, ora palla al Governo. Majo: “Non si speculi più su morti e feriti”

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(Gabriele Majo, direttore responsabile di www.stadiotardini.it) – Accogliamo con piacere la notizia che, dopo le grandi manovre della vigilia, la Confindustria del Pallone abbia ritrovato la sua unità. Unità che è di vitale importanza per la sopravvivenza stessa del movimento e a cascata delle serie inferiori, degli altri sport e di chi se ne occupa e di chi li segue. Adesso la palla passa al Governo ed il rischio è che la partita si faccia ulteriormente difficile, dato che, per populismi assortiti, abbiamo assistito nel recente passato a prestazioni infelici, una su tutte il balletto pre Parma-Spal con relativo spostamento del fischio d’inizio in diretta tv. Ora che hanno smesso di speculare su morti e feriti i sostenitori del Fronte del NO, addivenuti serenamente a più miti consigli dopo la video-assemblea di oggi, l’auspicio è che altrettanto faccia chi nell’esecutivo si occupa di manifestazioni sportive. La visione unitaria della Lega supponiamo derivi anche dalla accettazione ecumenica dei punti cardine del documento predisposto ieri dai minoritari, che al di là delle metodologie, evidentemente aveva contenuti condivisibili e poi condivisi, anche dagli altri, nel comune interesse di evitare di offrire il fianco alla politica, agli stakeholders, agli strumentalizzatori mediatici di professione o per hobby e agli stessi istituti bancari – fondamentali in questa fase – che leggono con attenzione le cronache dal Palazzo, magari facendosi condizionare. Al di là della conclusione della presente stagione – e ricordiamo comunque che la FIGC  si è prodigata in questo  per essere in linea con le indicazioni superiori di Fifa e Uefa che vogliono le chiusure dei Campionati delle Nazioni affiliate, e, oltre all’Italia si attende che si allineino anche le altre – occorrerà riflettere e programmare bene la successiva che rischia di essere disputata in tutto o in parte parimenti a porte chiuse e con rigidi disciplinari di sicurezza come quelli studiati dagli specialisti per la prossima ripresa. Servirà una presa d’atto soprattutto dei tesserati (dirigenti, tecnici e calciatori) che – a fronte dei ridotti ricavi dei club da diritti tv, botteghini, sponsor e plusvalenze da calciomercato – dovranno a propria volta non aspettarsi di ricevere emolumenti come quelli riconosciuti pre-CovidGabriele Majo, direttore responsabile di www.stadiotardini.it

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