Amore e malattia, un matrimonio oltre il dolore: “L’amore e il dolore sono due facce della stessa medaglia”

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“L’amore e il dolore sono due facce della stessa medaglia”.

Così Marco Bosi, vicesindaco di Parma, racconta di aver celebrato un matrimonio dolcemente doloroso.

”Oggi ho unito in matrimonio Luca e Giulia (i nomi sono di fantasia per tutelare la loro privacy). Luca mi ha contattato qualche giorno fa, trattenendo a stento le lacrime e mi ha chiesto di unirlo in matrimonio a Giulia a cui restava poco da vivere.

È stato complicato, Giulia con un male incurabile che sembra non lasciarle scampo era ricoverata in un reparto con dei covid, nonostante fosse negativa al tampone. Ieri è riuscita finalmente a tornare a casa sua e questa mattina, insieme al segretario comunale (che ringrazio per la disponibilità) l’abbiamo raggiunta per celebrare il loro matrimonio.

Unire in matrimonio due persone è per me sempre una grande emozione. Ma quello che ho celebrato oggi ha un significato molto profondo. L’amore, il volersi promettere amore eterno anche – e anzi – soprattutto in un momento così difficile è qualcosa che ti tocca. Mai ho fatto così fatica a leggere tutti gli atti.

Vorrei potervi descrivere il sorriso che si è aperto nel suo volto quando ha finalmente pronunciato con tutta la voce che le resta quel “sí” tanto desiderato. Vorrei potervi mostrare le loro mani che non si sono staccate un solo momento. Vorrei che aveste potuto vedere i suoi occhi meravigliosi che splendevano e in qualche modo esorcizzavano quel spaventoso mistero che è la morte.

È stato un privilegio poterli accompagnare in questo momento. Mentre leggevo e li guardavo mi è tornata in mente una frase di uno dei tanti film di questi giorni di isolamento: “l’amore e il dolore sono due facce della stessa medaglia”.

L’unico rammarico è quello di dover aver usato una tuta e delle protezione come quelle che si usano in ospedale, a causa del reparto in cui era ricoverata. Avrei voluto essere elegante come in ogni matrimonio, ma sopra la tuta bianca avevo comunque la fascia tricolore, perché al di là del mio abbigliamento in quel momento avevo il privilegio di rappresentare lo Stato.

Poco fa ho ricevuto un bel messaggio di Luca che mi ha detto che potevo raccontare la loro storia, se avessi ritenuto che potesse dare speranza a chi la leggesse. In questi giorni che paiono scorrere tutti uguali mi ha non solo dato speranza, ma mi ha ricordato cosa conta davvero nella vita. Luca e Giulia hanno scelto di vivere fino in fondo il loro amore, anche in un momento difficile come questo. Grazie a loro per avermi voluto accanto in questo momento”.

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