Quattro anni fa la Promozione del Parma in Serie C: RIGUARDA I VIDEO

17 Aprile 2020

(Luca Savarese da www.stadiotardini.it) – Maggio 1970, il Parma dopo quattro vittorie nelle ultime quattro giornate, riesce a bruciare la concorrente alla promozione Crema e torna in serie C. Il campionato finisce in quel di Varedo, dove la Lilion Snia Varedo viene battuta grazie alla rete di Mario Casini. Una mano consistente alla cavalcata la diede il parmigiano Bruno Mora, tornato all’ovile parmigiano dopo i pascoli milanisti. Era quella l’ultima volta che la squadra e la città videro gli inferi della quarta serie. Rimase l’ultima volta fino alla discesa del 2015, pagina buia recente nel libro chiamato Parma. Ma anche il buio più fitto è fatto per essere riacceso. 17 aprile 2016, 13.528 spettatori al Tardini, pienissimo per una gara di serie D, arrivano i rovigotti della Delta Rovigo. Allo stadio si srotolano bandiere e ricordi: 20 anni prima esatti, il Parma stava per giocarsi contro il Bayer Leverkusen, l’accesso alla finale di Uefa. Il calcio però è un tempo che si ti fa pensare un po’ al passato ed un attimo al futuro, ma si declina, sempre, al presente. Quella domenica di metà aprile di quattro anni fa, racconta di una città che aspetta tra le tante sue attività, come assaggi al Barilla Center, una sola cosa: la matematica certezza del ritorno della propria squadra tra i professionisti. Zommers, Benassi, Agrifogli, Corapi, Cacioli, Lucarelli, Mazzocchi (79’ Rodriguez), Miglietta, Guazzo (56’ Melandri), Musetti (69’Longobardi), Ricci. Questi i ragazzi mandati in campo da mister Gigi Apolloni in quel pomeriggio caliente. Il Delta Rovigo non è in corsa per la promozione diretta ma vuoi mettere giocare al Tardini e quando ti ricapita? Infatti i Crociati devono sudare più del previsto. Al 17’ rompe gli indugi l’alessandrino Guazzo che batte il portiere Careri. Può iniziare la festa? Neanche per scherzi, è ancora presto. I veneti che scendono in campo nella ripresa sono più volitivi, meno parte di una gioia altrui e trovano infatti al minuto 50 il pari con Boilini. Il pubblico sprona, in tanti son venuti, anche se la da Sky e vogliono andare in C adesso, senza dover rimandare l’appuntamento. Sono ripagati all’83’ quando Ciccio Corapi, dal dischetto, sigla la rete promozione. Quando il signor Yury Mastrogiuseppe della sezione di Sulmona fischia la fine, per il Parma e per Parma inizia una piccola grande orbita, la sua navicella, ha raggiunto la C, ed al primo colpo. La festa, sobria civile ma intensa, impazza sulle tribune, dove qualcuno si è appena ripreso. Piccola postilla: il sottoscritto in tribuna stampa si trovava quel giorno, assieme all’amico fido Alessandro detto Ale Pallone, che per quella domenica storica aveva voluto scendere nel ducato, da Milano, anche lui. In tutta la sua storicità, ecco occupare il banco accanto ai loro, Saverio Montingelli, inviato di lungo corso di Rai Sport e spesso al seguito delle vicende Crociate. Dopo il vantaggio di Guazzo, però mi avviene una cosa, che non mi era mai successa e che per fortuna non mi è più accaduta: vedo improvvisamente il campo sottosopra, perdo le forze e mi viene da svenire. Ale chiama Saverio e quei due improvvisati infermieri chiamano il personale sanitario che accorre e in barella mi porta in infermeria. Qualcuno mi applaude. Dopo un paio di punture e tutti gli accertamenti del caso, risanato, si era trattato di un calo di zuccheri misto ad indigestione, ritorno in postazione nell’intertempo. Posso gustarmi anche io la conquista della C. Si, certe partite, le vivi proprio fino in fondo… Luca Savarese da www.stadiotardini.it