Coronavirus – Mamma papà e sorella al Maggiore, l’appello di Andrea: “Siate responsabili”

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“Io spero che questo messaggio arrivi a tutte le famiglie che si trovano in questa situazione e che possa essere una buona motivazione per non perdere la speranza.

Mi rivolgo ancora a chi crede di essere un supereroe.

Vi prego svegliatevi ed affrontate la situazione da persone responsabili e coscienti per tutti quelli che ci stanno vicino, ma anche per tutti coloro che per motivi di lavoro e di urgenza hanno tutti i giorni il mirino puntato da questo cecchino invisibile”.

Così Andrea Cabrali su Facebook. La sua famiglia, residente a Solignano, è quasi integralmente al Maggiore causa coronavirus. La sorella, 40 anni, è in terapia intensiva. Fa la cassiera all’Esselunga, dopo un paio di giorni di febbre, le sue condizioni si sono aggravate.

“I polmoni sono molto malconci” – scriveva Andrea qualche giorno fa, invitando alla preghiera per lei. Poi le condizioni sono leggermente miglorate, ma restano gravi.

Nel frattempo, al Maggiore, nel reparto Covid, sono finiti anche mamma, prima ricoverata, poi riportata a casa poi nuovamente ricoverata, e papà, l’ultimo in ordine di tempo, 66 anni, fisico robusto che lascia bene sperare.

A dar fede ad Andrea e all’altra sorella rimasta a casa, una solida fede. E la speranza.

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