Parma, a Bergamo senza Gervinho e col nodo Kulusevski

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L’Atalanta sta bene, benissimo, lanciata in Europa e reduce da un 5-0 contro il Milan. Ma come sta il Parma? L’anno, e pure il decennio, non lo chiude benissimo: Roberto Inglese ha lavorato parzialmente con i compagni. Lavoro differenziato per Andreas Cornelius. Terapie per Gervinho e Yann Karamoh.

Gervinho come noto si è sottoposto, dopo la gara contro il Brescia, a esami strumentali che hanno evidenziato una lesione di I grado al bicipite femorale sinistro: l’attaccante, in permesso, sta proseguendo le cure presso un’altra struttura e rientrerà in sede nei prossimi giorni.

Dunque, attacco da ridisegnare in cui la sola certezza pare Kulusevski, botto di fine anno e bomba di mercato. Proprio dall’Atalanta, passa il nodo Kulusevski.

I bergamaschi hanno (quasi) venduto il giovanissimo talento alla Juventus: 35 milioni più bonus la cifra. Ora resta da capire cosa decideranno i bianconeri, se lasciarlo a Parma fino a giugno, oppure prelevarlo subito in cambio, per la società crociata, di denaro e una contropartita.

L’impressione è che il bene del giocatore, determinato quanto determinante, sia Parma, dove può crescere e sbagliare senza pressioni e senza panchine.

Il Parma a conti fatti vince comunque. In un caso finisce la stagione con D44, già inserito, fortissimo, a tratti devastante, nell’altro si prende un talento e denaro, guardando al futuro.

Di Kulusevski Mario Sconcerti ha detto, spendendo paragoni importanti:  “Sono stati bravi i bianconeri. Kulusevski sembra un giocatore disegnato per Sarri, nel fisico e nei movimenti. Dovesse giocare oggi nella Juve occuperebbe lo spazio di Bernardeschi. Corre ovunque, vede il gioco, è precipitoso ma incessante. E’ poco marcabile, perché veloce e tecnico. Gli manca ancora un po’ di ordine, ma le qualità a 19 anni ricordano quelle di un altro svedese: Zlatan Ibrahimovic. Davvero un acquisto molto importante”.

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