D’Aversa:” Torna Cornelius tra i convocati. Nonostante la classifica, il Milan è una squadra forte”

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Cornelius ha fatto allenamento con la squadra sia ieri che oggi, è fra i convocati e sarà disponibile, chiaro che poi ragioneremo sull’utilizzo se part-time o dall’inizio; molto probabilmente partirà dalla panchina.”

Inizia così la conferenza pre Parma- Milan di Roberto D’Aversa.

“Sicuramente è una partita non semplice, affrontiamo una squadra con qualità importanti, nelle ultime prestazioni analizzate soprattutto con Juventus e Napoli hanno fatto anche buone gare, sono in un momento di difficoltà per quanto riguarda i risultati ma hanno fatto delle ottime prestazioni. Noi dobbiamo andare in campo con la cattiveria e la determinazione giusta riportando quella rabbia e quella delusione che avevamo a fine gara a Bologna per un risultato positivo che ci siamo visti sfuggire negli ultimi 10 secondi e trasformarle in energie positive, per affrontare una partita non semplice, con delle assenze come siamo abituati in questo periodo e questo ci deve portare a dare di più e fare di più: deve essere uno stimolo perchè ognuno di noi deve dare e fare qualcosa in più”.

Credo che la squadra stia crescendo dall’inizio del campionato e chiaramente anche rispetto agli anni passati, è normale che quando ci si consolida in una categoria questo miglioramento è più semplice da avere rispetto agli altri anni; Quando sono arrivato la squadra era in Lega Pro e ancora prima già in Serie D aveva vinto il campionato: quando si vincono campionati trovare una certa solidità è difficile perchè ci sono tanti cambiamenti, ci vuole del tempo. L’importanza della salvezza dell’anno scorso era per questo motivo, per migliorare alcuni aspetti che ci eravamo prefissi all’inizio del campionato. Detto questo non dobbiamo pensare al passato, perchè la Serie A di oggi è molto difficile, non ti permette di vivere sugli allori: si ragiona solo su quello che verrà, ovvero sulla gara di domani. Noi analizziamo le altre squadre non dal punto di vista della classifica ma dal punto di vista delle qualità, dei pregi e dei difetti; non possiamo pensare che domani affrontiamo una partita semplice perchè il Milan in questo momento è dietro di noi in classifica: commetteremmo un grave errore. Quello che dobbiamo fare, come sempre abbiamo fatto, indipendentemente dal valore dell’avversario, è portare massimo rispetto, sapere i pregi e i difetti e cercare di metterli in difficoltà sapendo che non possiamo permetterci di andare in campo con superficialità o senza determinazione. Quando si va in campo con quelle qualità che ci hanno portato a vincere dei campionati, l’anno scorso a salvarci e quest’anno per adesso a occupare una posizione di classifica importante nonostante le assenze e le difficoltà, allora sì che ci possiamo togliere delle soddisfazioni”.

A Bologna la scelta di Kucka in quel ruolo è ricaduta perchè penso che sia un giocatore completo che possa fare quasi tutti i ruoli, in nazionale nella penultima gara in inferiorità numerica ha fatto il difensore centrale. Kucka dunque ha giocato nel ruolo di punta centrale perchè per le qualità del Bologna avevamo bisogno di un giocatore di struttura che ci desse la possibilità, laddove sapevamo che il Bologna era bravo a venirti ad aggredire in avanti, di un punto di riferimento per fare saltare la loro aggressione, così come in altre circostanze abbiamo messo Kulusevski in quel ruolo perchè avevamo bisogno di altre caratteristiche. Nello specifico a Bologna avevamo bisogno di fisicità e l’unico che poteva ricoprire quel ruolo era lui, ma soprattutto perchè poi sui due attaccanti esterni c’era bisogno di giocatori con caratteristiche simili a quelle di Sprocati e Dejan. Sulle scelte iniziali si è ragionato sulle caratteristiche della squadra avversaria e su quelle di cui avevamo bisogno”.

Al Milan sotto l’aspetto della fase difensiva piace venire in avanti, difficilmente fa una fase d’attesa; dobbiamo essere bravi a tenere la partita in equilibrio perchè loro sono molto bravi a venirti ad aggredire; poi è normale pensare che portare novanta minuti a quei livelli non è semplice. Si tratta di una gara simile a quella di Bologna per l’aggressione alta che ci verranno a portare con un sistema di gioco diverso, ma credo anche che il Milan abbia qualità tecniche importanti, bisogna stare attenti perchè oltre ad essere pericolosi come collettivo – perchè Pioli inizia a dare i propri concetti e le proprie idee – ci sono giocatori che possono risolverti la gara con una giocata individuale, quindi dobbiamo essere molto bravi a lavorare di reparto, di squadra e stare attenti sulla vincita dei duelli perchè ognuno si può ritrovare contro giocatori di qualità, dobbiamo cercare di limare i pregi loro e sfruttare i difetti laddove riusciremo a trovarli”.

“Grassi ha lavorato con continuità questa settimana, senza nessun tipo di problema, è uno di quei dubbi che mi porto fino all’ultimo ma solo per il percorso che lui ha avuto nell’ultimo periodo. Pur essendo convocato Scozzarella, che non ha fatto nessun allenamento con noi però ho deciso comunque di convocarlo, la mia scelta sarà tra lui Brugman; credo che Gaston a Bologna sia entrato bene, è un dubbio che mi porto fino alla fine”.

“Credo che Matteo rispetto agli altri in quel ruolo abbia una conoscenza maggiore di quello che vado a chiedere sulla costruzione e sulle palle inattive. Premesso questo, ripeto: Gaston a Bologna è entrato molto bene, ha fatto un’ottima gara; le statistiche avrebbero portato qualche numero a suo vantaggio se fossimo stati bravi negli secondi a cercare di prendere il secondo gol. Quello che si è migliorato molto è nel complesso della squadra, Matteo è un giocatore che conosciamo molto bene, di lui si parla solo della costruzione ma vi posso garantire che le mie scelte spesso sono ricadute su di lui perchè anche in fase difensiva è migliorato molto e sa cosa chiedo in quel ruolo”.

Iacoponi? Spesso si ragiona sul mercato, sui nomi più altisonanti ed è normale che si parli più degli attaccanti, cioè di quelli che fanno a finalizzare le azioni. Simone è con me dalla Lega Pro, anche lui è cresciuto molto, può avere avuto difficoltà in questa categoria ma principalmente non per colpa sua ma mia perchè uno come lui in Serie A rende meglio da difensore centrale: a volte l’ho messo io in difficoltà ma perchè ero obbligato. Mi fa piacere che ci siano dei giocatori qui che sono arrivati nell’anno della Lega Pro che si stanno ritagliando soddisfazioni importanti anche in Serie A; è importante per dare un senso di appartenenza e per questo mi ritengo abbastanza fortunato perchè chiunque è arrivato si è messo subito a disposizione del gruppo e questo è quello che ha fatto la differenza: avere un gruppo che va in campo da squadra fin dall’inizio. E penso che quelli che sono qui da diversi anni sono importanti oltre per quello che stanno dando in campo anche per dare il senso d’appartenenza che oggi difficilmente si trova nel calci: io sono fortunati ad averli”.

“Al Milan ho fatto il settore giovanile, per sei anni, gran parte della mia vita calcistica la devo a quegli anni, al dottor Galliani, a Braida, al presidente Berlusconi e ad allenatori importanti con i quali ho avuto la fortuna di allenarmi. In questo momento il mio unico pensiero è cercare di finire la stagione nel miglior modo possibile, siamo ottavi in questo momento, dobbiamo raggiungere l’obiettivo il più velocemente possibile e questo passa anche nel cercare di fare risultati importanti contro squadre importanti. Quel che è successo negli ultimi secondi di Bologna ci deve portare domani ad affrontare una partita per portare a casa un risultato positivo a tutti i costi; speriamo di averci lavorato bene in settimana, sicuramente volenterosi di fare risultato, per il resto altri pensieri da parte mia non ce ne sono”.

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