Sardine – In diecimila in Piazza Duomo per dire “Parma non si Lega”

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Parma non si Lega. La città delle Barricate riempie il centro per ricordare a tutti che non “si Lega”. Più che una discesa in piazza politica, è una manifestazione che diventa ideale: Parma è libera da ideologie e estremi, bandiera e vincoli. Parma è libera, non dai partiti, ma dalle idee che non le appartengono. E ci tiene a ribadirlo, sempre, quando chiamata in causa.

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Tra i presenti, anche Adelmo Cervi, figlio di Aldo, uno dei sette fratelli partigiani fucilati dai fascisti.

Ad ideare l’evento,  tre ragazzi di Parma: Joy Temiloluwa Olayanju, Martino Bernuzzi e Francesco Martino. Tutti giovanissimi: Francesco compirà 18 anni il 25 gennaio, il giorno prima delle elezioni Regionali in Emilia Romagna. Martino il 4 gennaio. Già maggiorenne Joy Temiloluwa Olayanju. Compagni di scuola al liceo Marconi a Parma.

Sono giovani, giovanissimi: ci dimostrano che c’è una speranza per questo Paese. Che l’Italia non è morta. Che ancora una volta i licei saranno covi di rivoluzioni ideali, liberi pensatori, lotte per lasciare un Posto migliore. Che quando pensi di aver toccato il fondo, arriva la lotta per un domani migliore. Che l’Italia era la quarta potenza economica mondiale, ora è forse quart’ultima, ma qualcuno combatterà per riportarla sul podio.

“È stata una iniziativa spontanea, nata parlandone a scuola sull’onda di quello che era successo a Bologna in piazza Maggiore – le parole di Francesco e Martino. Abbiamo sentito l’urgenza di fare qualcosa anche nella nostra città. Ci abbiamo voluto provare. Ci siamo ritrovati tutte e tutti anche in assenza di una manifestazione leghista nella nostra città, per dimostrare, dopo Bologna, dopo Modena che anche Parma Non si lega. Nessuna bandiera, nessun insulto e nessun partito. Sentiamo l’esigenza di reagire contro la campagna politica fondata sull’odio e sulla discriminazione portata avanti da alcuni movimenti politici”.

Violentissimi i numeri: si parla di diecimila persone. Una folla. Per cantare Bella Ciao. E ricordare che Parma è questa. Non odia, vota, non si lega.

Il commento delle “Sardine Parmigiane” – I tre giovanissimi hanno affidato alla loro pagina Facebook i loro commenti gioiosi.

“A nome di tutte e tutti gli italiani.
Degli uomini e delle donne.
Di chi è già cittadino e di chi non lo è, ma ha figli che vanno a scuola, lavorano, studiano in questo paese.

L’inno d’Italia è di tutte e tutti.
Non è roba loro, non è uno strumento per marcare un confine, ma per aprirlo.

Lo abbiamo cantato perché non possiamo più regalare la nostra identità a chi la maltratta ogni giorno per il proprio tornaconto e per seminare violenza.

A noi sono venuti i brividi.
Ce ne andiamo con questo ricordo e questa emozione”.

E ancora:

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