Nel mirino di Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d’Italia le dichiarazioni del direttore di Trenitalia che ha annunciato per il 2020 la sostituzione, sulla dorsale adriatica, di tutti i Frecciabianca con Frecciargento, che nella tratta Bologna-Milano viaggeranno sulla linea dell’alta velocità.
“Un inevitabile indebolimento dell’offerta per i pendolari emiliano-romagnoli verso Milano, non soltanto in termini di qualità dei mezzi utilizzati, ma anche di frequenza delle corse e di tempi di percorrenza”, secondo il consigliere di destra, che ha presentato un’interrogazione in Regione per chiedere a Trenitalia di cambiare rotta o quanto meno potenziare il servizio regionale.
“Eliminare i treni Frecciabianca e Frecciargento dalla linea Bologna-Milano significa stipare i pendolari sui treni regionali- rimarca Tagliaferri- perché l’introduzione graduale dei nuovi treni Rock non può minimamente paragonarsi alla qualità di viaggio offerta dalle Frecce, che offrono tavolini e prese di corrente”. I treni Rock presenterebbero, inoltre, già problemi di capienza che “rischierebbero ora di aggravarsi ulteriormente”.
Il consigliere FdI fa notare poi che la riduzione del servizio avverrebbe in concomitanza con l’evento Parma capitale italiana della cultura, “cioè nell’anno nel quale andrebbe semmai potenziato il servizio su questa tratta”.
Per questo Tagliaferri chiede alla giunta di intervenire nei confronti di Ferrovie dello Stato per ottenere che “almeno per il 2020, anno di Parma capitale italiana della cultura, l’attuale servizio rimanga inalterato, prorogando al contempo le attuali convenzioni”, di garantire, nelle fasce pendolari, il passaggio da Piacenza di treni ad alta velocità sfruttando gli interscambi esistenti di San Rocco al Porto e Tavazzano, “evitando così di marginalizzare l’Emilia” e di potenziare il servizio regionale prevedendo nuovi convogli sulle tratte oggi coperte da Frecciargento e Frecciabianca, “con materiale rotabile di gamma superiore ai Rock o, alla peggio, con dei Rock che effettuino fermate nei soli capoluoghi di provincia”.
