Froneri addio: l’azienda chiude definitivamente i battenti e licenzia i 50 impiegati

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Lo storico sito dei gelati di Parma Froneri chiude definitivamente i battenti ed abbandona la nostra città.

Dopo la chiusura dello stabilimento di via Bernini 43, già sede della storica azienda parmigiana dei gelati (prima Tanara, Italgel, poi Nestlè e infine Froneri), avvenuta nel dicembre 2017, in questi giorni l’azienda ha avviato la procedura per il licenziamento dei restanti cinquanta impiegati ancora operanti su Parma.

Con questa atto si mette per sempre fine alla gloriosa storia del gelato industriale a Parma, tutte le attività veranno delocalizzate in modo definitivo sui siti di Frosinone e Rieti e i 50 impiegati che operavano ancora su Parma verranno si troveranno senza lavoro.

È certamente un epilogo al quale nessuno avrebbe voluto assistere, oltre alla delocalizzazione delle produzioni ed ora delle attività amministrative il territorio perde un altro importante presidio produttivo ed umano che aveva creato una centralità industriale di prim’ordine. Con la formalizzazione del licenziamento degli ultimi 50 impiegati si completa quella perdita occupazionale che ha segnato profondamente il territorio: pur riconoscendo a questi lavoratori alte professionalità, infatti, le opportunità di una loro riqualificazione sono molto esigue, anche in considerazione della loro età anagrafica.

Per ricercare soluzioni a questa ennesima infausta decisione, il sindacato di categoria, di concerto con le istituzioni, ha attivato un tavolo di confronto nella speranza di non disperdere un importante patrimonio di competenze oltre che umano.

1 commento

  1. Segreteria Cittadina PD Parma
    Il Partito Democratico di Parma esprime la massima solidarietà agli impiegati della Froneri, per i quali è stata avviata la procedura di licenziamento.
    Con questo atto si completa il piano di disimpegno dell’azienda dal nostro territorio, avviato con il licenziamento degli operai e la chiusura dello stabilimento avvenuti nel 2017.
    La vertenza del 2017 è stata una delle più dure degli ultimi anni nel nostro territorio ed è stata caratterizzata da un atteggiamento di totale chiusura da parte dell’azienda.
    Auspichiamo che, per i cinquanta dipendenti oggi oggetto di licenziamento, si attivino tutti gli strumenti necessari per garantire loro un futuro stabile e dignitoso.
    Al Governo invece chiediamo il massimo impegno nelle politiche industriali del nostro paese, che rappresentano l’elemento fondamentale per lo sviluppo economico e la creazione di posti di lavoro.

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