Divieto botti di fine anno? La risposta sonora degli incivili. Sei incendi, animali terrorizzati

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I botti hanno tuonato in tutta la città per i festeggiamenti di capodanno. Nonostante il divieto comunale di Parma, accolto anche da molti comuni della provincia, fuochi d’artificio e petardi hanno tenuto sotto assedio alcune zone residenziali. A fuoco alcuni cassonetti che hanno fatto passare di corsa l’ultima notte dell’anno ai Vigili del Fuco, costretti a correre da una parte all’altra della città per domare gli incendi. Anche alcuni residenti sono dovuti intervenire per domare le fiamme.

Sei gli incendi che si sono sviluppati nella notte del 31 all’interno di altrettanti cassonetti in diversi quartieri della città.  I Vigili del Fuoco sono intervenuti in particolare in strada Bassa dei Folli, in via Malaspina, in via San Leonardo, Ponte di Mezzo, via Picasso. Oipa Parma, associazione animalista, segnala invece “bombardamenti” di petardi con cassonetti liquefatti dal calore dei fuochi in piazzale Volta

Se da un parte la campagna di prevenzione e sensibilizzazione sui botti di fine anno, che ha visto anche la Polizia attiva nei controlli a locali e negozi che vendono artifici pirotecnici, è partita con anticipo, dall’altra parte la risposta è stata sorda. Gli affezionati al caos replicano all’amministrazione con un sonoro frastuono che in alcune vie, come via Milano, sembrava scenario di guerra. E il mattino dopo, vicino ai giochi per i bambini, i resti dei fuochi incautamente abbandonati.

In via Volturno intervento più complicato per i vigili del fuoco dove era in fiamme un cassonetto per i vestiti. Le fiamme infatti si sono propagate dai vicini cassonetti dei rifiuti costringendo anche due residenti a scendere in strada per cercare di limitare i danni. 

Già dalla mattina del 31 dicembre a Parma e Provincia non sono mancate le esplosioni a dispetto di regolamenti di polizia urbana volta a tutelare – nelle zone residenziali e dove ci sono assembramenti di persone- gli animali, le persone anziane, i bambini e chi è debole ai rumori forti. Molti gli animali terrorizzati che sono scappati in strada. Non mancano i decessi per infarti di alcuni animali domestici. Segnalato per esempio sui social di alcuni parmigiani il decesso di una gatta. A Vicomero si è arrivati addirittura alle mani, anzi alle badilate, per colpa dei botti di fine anno. Una discussione tra vicini per il continuo lancio di fuochi d’artificio hanno spinto un uomo a colpire con un badile il vicino, lasciandolo tramortito a terra e costringendolo a ricorrere alle cure del pronto soccorso.

Gli agenti della Polizia Municipale di Parma hanno monitorato le zone da cui provenivano le lamentele, ma è risultato difficile, come era anche previsto, cogliere in flagrante chi lancia i petardi. Numerose comunque le chiamate alle centrali operative della Polizia Municipale e del 112 da persone esasperate dai continui botti ma gli interventi non sono stati sempre possibili. Priorità al centro storico, poi ad intralciare sicuramente il numero molto limitato di agenti. Emessi quindi per la gran parte moniti verbali.

I residenti di alcune zone, come Vigatto, segnalano che quest’anno sono addirittura aumentati i botti da petardi, quelli più fastidiosi e letali per gli animali che lì sono numerosi per le varie stalle e giardini. La risposta degli incivili arriva forte e chiara. Ancora molto c’è da lavorare per sensibilizzare la cittadinanza al rispetto per tutti e al bene comune.

(aribe)

 

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