Inchiesta Stige – Gigliotti lascia i domiciliari: avrà l’obbligo di firma

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Aveva lasciato il carcere ai primi di giugno Franco Gigliotti, imprenditore 50enne di Torretta di Crucoli ma da anni residente in città che era stato arrestato nello scorso mese di gennaio nell’ambito dell’operazione antimafia Stige contro la cosca Farao Marincola di Cirò, operazione che ha portato all’arresto anche di numerosi amministratori pubblici di vari comuni del crotonese.

Ora l’uomo ha ottenuto la libertà: dai domiciliari, all’obbligo di firma.

Per la Dda di Catanzaro l’uomo, che risiede a Parma dove ha creato un piccolo impero imprenditoriale con interessi nella lavorazione dei metalli come nell’agroalimentare e negli spettacoli, era il finanziatore della cosca cirotana.

Un ruolo che Gigliotti avrebbe assunto nel momento in cui ha deciso di fare investimenti anche a Torretta di Crucoli, in particolare nel settore del riciclaggio di materie plastiche creando la G-Plast, azienda dietro la quale, in realtà, ci sarebbe stato Giuseppe Spagnolo, uno dei principali esponenti del clan Farao Marincola.

A disporre la scarcerazione dell’imprenditore torrettano era stato il Tribunale del riesame in veste d’appello, cui si sono rivolti i difensori di Gigliotti – avvocati Francesco Laratta, Gaetano De Sole e Daniele Carra – dopo che già nei mesi scorsi il Tribunale del riesame di Catanzaro aveva rigettato analoga richiesta.

Le indagini difensive svolte dal pool di avvocati avrebbe dimostrato che l’imprenditore in realtà sarebbe stato soggiogato dalle cosche e costretto a versare denaro.

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