di Michele Tossani
(lagabbiadiorrico.com – https://www.youtube.com/channel/UCNdcmOywQLGhpCq7f7tNPxg)
Il Parma esce vittorioso dalla difficile trasferta di Firenze al termine di una gara tatticamente ordinata.
Il piano gara predisposto dal tecnico Roberto D’Aversa prevedeva di chiudere ai viola le linee di passaggio, soprattutto nella zona centrale e nei mezzi spazi, anche a costo di abbassarsi molto all’interno della propria trequarti (alla fine il baricentro medio dei ducali sarà di 36.7 metri).
Conoscendo il gioco degli uomini di Pioli,
questa strategia si rivelava vincente. Infatti, anche se, in termini di expected goals il dato numerico vede prevalere nettamente la Fiorentina, la squadra di casa deve il buon quantitativo di xG prodotti all’elevato numero di conclusione tentate (22 in totale) più che alla qualità delle stesse.
Anche lasciando liberi di impostare i tre difensori della Fiorentina (il quarto, Biraghi, si alzava come usuale a sinistra in fase di possesso) più Veretout (sul quale, col passare dei minuti, si allentava la marcatura di Inglese), i sotto punta viola non erano in grado di ricevere palle pulite con il Parma abile, come detto, a sporcare le linee di passaggio più pericolose dei Viola. Qualche difficoltà i ducali l’hanno avuta nel contenere Biraghi, autore di 11 cross.
Per quanto riguarda invece la fase offensiva, la squadra di D’Aversa non ha prodotto molto ma è riuscita a capitalizzare l’unica, vera occasione da gol avuta, con Inglese abile a sfruttare il liscio di Vitor Hugo e a battere Lafont.
Stavolta il Parma non è riuscito ad azionare quelle efficaci ripartenze che finora sono state il marchio di fabbrica dei gialloblù. In generale, i parmensi hanno avuto difficoltà nel risalire in campo. Questo problema è stato dovuto in parte all’assenza di un giocatore come Gervinho, abilissimo in questo tipo di situazioni e in parte ad errori di natura tecnica (appena 67% il dato dei passaggi completati dagli ospiti) che hanno bloccato sul nascere qualche contropiede che, con un po’ più di pulizia, avrebbe potuto trasformarsi in occasione da gol.
I giocatori maggiormente deputati ad accompagnare Inglese, vale a dire Bibiany e Siligardi, non hanno avuto la loro miglior giornata da questo punto di vista (73% di completi per l’ex Inter, 69% per l’esterno di Correggio) anche se il francese ha il merito di aver portato avanti l’azione che ha costretto Vitor Hugo a commettere il fallo da espulsione.
Alla fine, la partita del Franchi non è stata, dal punto di vista tecnico, la miglior partita giocata dal Parma in questa stagione ma la compagine di D’Aversa ha ancora una volta mostrato quella sagacia tattica che ha contribuito ad incrementare un bottino di punti insperato ad inizio campionato.
