Aeroporto di Parma: i 12 motivi di Legambiente per non concedere l’ampliamento

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Presentate questa mattina, 18 dicembre, presso la sede di via Bizzozero le 12 osservazioni di Legambiente, WWF e Ada su il progetto di ampliamento della pista dell’aeroporto Giuseppe Verdi inviate alla commissione VIA (Valutazione Impatto Ambientale) del Ministero dell’Ambiente per chiedere il diniego alla concessione del via libera.

Le osservazione escono da un tavolo di lavoro composto dalle tre associazioni ambientaliste, da un comitato di cittadini della zona interessata e da un gruppo di studiosi del Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità dell’Università di Parma coordinati dal prof. Antonio Bodini. Fra le 86 firme raccolte spiccano quelle delle associazioni Fruttorti, Parma Sostenibile, il CCV Golese e il parroco di Baganzola don Corrado Vitali.

“Abbiamo fatto un’assemblea a Baganzola per coinvolgere direttamente gli interessati e con l’aiuto scientifico degli esperti dell’Università abbiamo stilato questo documento in 12 punti critici- dichiara in conferenza stampa Alessandra Terzi della direzione di Legambiente e coordinatrice del progetto-con particolare attenzione all’inquinamento acustico e dell’aria oltre ad altre osservazioni tecniche che ci portano a chiedere di negare la concessione”.

“La novità è che si tratta di un lavoro collettivo tra associazioni e cittadini che hanno voluto confrontarsi- sottolinea Beppe Massari, Legambiente – con un fondamentale contributo della scienza che conferma l’interesse dell’Università di Parma verso questi temi per essere il più obiettivi possibile senza pregiudizi. Restiamo in attesa di confrontare le nostre osservazioni con quelle dell’amministrazione che presto saranno rese pubbliche”

Il Ministero ha 30 giorni per rispondere alle osservazioni inviate in 3 modi: rigettandole, accogliendone alcune o confermandole tutte procedendo al diniego della concessione.

Ogni documento sarà pubblicato sul sito del Ministero dell’Ambiente.

Le 12 osservazioni riguardano:

1. Carenze nella documentazione presentata dal proponente su cui in particolare si nota: “La documentazione presenta diverse incongruenze nel testo e negli elaborati tabellari. In particolare come rileviamo nella successiva fase analitica, sono presenti diciture relative ad altri aeroporti (Bergamo, Fiumicino) che sono incongruenti col progetto sottoposto a valutazione, sembrando essere un collage di documenti relativi a procedure diverse da quella in esame. Gli errori non sono frutto di semplici errori di battitura in quanto ricorrenti e identici tra loro”. Inoltre “non esiste una rappresentazione chiara e rappresentata in termini di voli e movimenti e passeggeri” che vengono illustrati con numeri diversi in diverse tabelle. 

2. Sicurezza e piano dei rischi aeroportuali dove si legge: Il Piano di rischio aeroportuale è documento di competenza dell’ente locale, in questo caso il solo Comune di Parma. L’elaborato allegato alla procedura come elaborato n° 10 e denominato Piano di Sviluppo Aeroportuale, denominato ‘Piano di rischio Aeroportuale’ NON è il documento dell’Amministrazione comunale di Parma, ma un elaborato del proponente SO.Ge.A.P., ed è dunque una semplice rappresentazione cartografica che, al massimo, può avere carattere indicativo della proiezione delle zone di tutela A,B,C,D sul territorio. Il Piano Rischi del Comune di Parma deve essere revisionato”. “Precisiamo che la Relazione riporta erroneamente che il centro urbano è situato a 4 km dall’aeroporto. Ciò vale per il
centro della città, mentre e nelle immediate vicinanze (circa 1,5-2 km) dei quartieri Crocetta, Pablo, Golese, San Pancrazio e San Leonardo, che nell’insieme contano circa 60.000 abitanti”.

3. Inaffidabilità e incompletezza del Piano Economico. Mancanza dei prerequisiti della proposta: “Si segnala che, ormai da diversi anni la Società So.ge.a.p. Spa chiude i bilanci con perdite superiori ai 3 milioni di Euro, che sono già andati “deserti” alcuni tentativi di aumento di capitale, che il capitale attuale, per quanto è dato sapere dall’ultimo Bilancio approvato al 31 Dicembre 2017 era pari ad Euro 16.554.528 a fronte
di perdite di esercizio non coperte di Euro 6.959.354. Il 17 Gennaio 2018 la società ha chiesto ai soci di sottoscrivere un aumento di capitale di Euro 4.500.000,90
con scadenza limite il 31 Ottobre 2018. A quanto è dato sapere, da una audizione degli amministratori di Sogeap effettuata dalla Commissione Consiliare Organismi Partecipati del Comune di Parma in data 27 Novembre 2018, tale aumento di capitale non è stato sottoscritto da alcun socio, né da soggetti esterni. Alla luce dei presumibili risultati di esercizio del 2018 che non dovrebbero riscontrare sostanziali miglioramenti
rispetto agli anni precedenti”.

4. Definizione del Bacino di Riferimento Territoriale e catchment area: “Sembra che il progetto sia incentrato sui Cargo e solo in via accessoria si sviluppi contestualmente l’ implementazione dei voli commerciali. Si fa riferimento all’acquisto di terreni per l’allungamento pista (verde), ad accordi commerciali ‘già presi’ e a ‘nuovi accordi commerciali con alcuni vettori’. Nella documentazione non c’è traccia né delle cifre necessarie per l’acquisto delle aree, né dei costi e rischi connessi a tale alienazione/esproprio. Non esiste nella documentazione traccia di tali accordi firmati, nemmeno riportati per stralci o con l’oscuramento di eventuali dati sensibili dal punto di vista aziendale. Pertanto è da ritenere che tali contratti NON esistano e comunque sono da trattare come inesistenti ai fini della presente procedura. La documentazione infatti deve essere disponibile ed allegata alla procedura”.

5. Impatto acustico: “È opportuno rimarcare che la assenza di uno scenario delineato con chiarezza in termini di quantità e tipo dei voli previsti, rende difficile valutare la verosimiglianza della maggior parte dei documenti”.

6. Rischio idraulico ed invarianza idraulica: “Si rileva la mancanza di una valutazione idraulica adeguata. Inoltre non si specificano i fondi sia per gli studi sia per le opere da realizzare. Manca una previsione di bilancio”.

7. Peggioramento della viabilità territoriale: “Il progetto prevede soppressioni e spostamento della viabilità esistente di altre infrastrutture, che
non sono né progettate né finanziate all’interno del piano economico e che non si può presumere che siano pagate da altri soggetti, né privati né tantomeno pubblici. Il cambiamento della viabilità presenterà un aggravio per la viabilità dell’abitato di Baganzola, un aumento delle emissioni direttamente a carico della frazione ed un aumento dei tempi per i mezzi di soccorso provenienti dalla città verso le fiere”.

8. Atmosfera, emissioni di inquinanti e climalleranti: “”Non è presente nello studio proposto un computo emissivo completo annuale delle emissioni, mitigazioni e compensazioni nello stato ante operam e post operam. Lo scenario emissivo generale, attuale e di progetto, deve essere fatto in relazione alle emissioni nel comune di Parma, essendoci disponibilità dei dati, e non per l’intera regione Emilia-Romagna. Per quel che riguarda la scelta della centralina per l’analisi della qualità dell’aria nella zona aeroporto è stata scelta la centralina ARPAE della Cittadella, scelta criticabile dal momento che è posta vicino al centro di Parma e distante circa 4 km dall’aeroporto: essa ci sembra non poter fornire una significativa comparazione delle emissioni aeroportuali pre e post intervento”.

9. Compensazione territoriale (consumo di suolo): “Si deve considerare che gli interventi di nuova impermeabilizzazione del PSA riguardano ben 137.300 m2
(una superficie circa equivalente a 14 campi da calcio)”.

10. Valutazione e saldo zero: “Non è riportato un calcolo preciso del ‘saldo zero’, ovvero di qualsiasi forma di compensazione territoriale per l’incremento del suolo urbanizzato e impermeabilizzato, è sostanzialmente ignorato”.

11. Compatibilità programmatica bird striking, aree naturali protette: “A differenza di quanto previsto da ENAC uno studio conoscitivo su specie relamente presenti, abbondanze, rotte di passaggio, ecc. non è presente nella documentazione. Le indicazioni fornite nel SIA e relativo studio di incidenza sono perciò alquanto approssimative sia per il rischio assocato al bird striking sia per ciò che concerne la protezione dell’avifauna”.

12. Quadro programmatico e progettuale: “In ragione della ampie fragilità del piano economico finanziario presentato non si può ritenere che esista compatibilità anche di tipo programmatorio tra il Piano di Sviluppo Aeroportuale e i vincoli di verifica della sostenibilità economica che sono sanciti nel PRIT 2025”. “Mancanza di analisi beni e servizi in termini di domanda-offerta, sua evoluzione quali-quantitativa e possibilità di copertura effettiva da parte del progetto”.

Per approfondire i 12 punti consultare il sito dell’associazione, alla pagina https://www.legambienteparma.it/aeroporto-e-mall/  

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