Carcere di Parma- UILPA IIPP: “Aggredito agente, detenuto lancia aerosol”

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UILPA IIPP Parma comunica con una nota l’ennesima aggressione all’interno del carcere di Parma ai danni di un agente: “Non accennano ad arrestarsi le aggressioni ai danni di appartenenti al Corpo della Polizia Penitenziaria, perpetrate da detenuti sempre più riottosi e violenti”.

Un’aggressione inaspettata – scrive il sindacato-  è avvenuta oggi presso gli istituti penitenziari di Parma durante il turno di servizio notturno, verso le ore 4:00 circa, ai danni di un assistente capo appartenente all’area operativa dell’alta sicurezza, ad opera di un detenuto appartenente al circuito detentivo medesimo, il quale, dopo aver posto in essere atti autolesionistici richiedeva l’intervento da parte del personale sanitario.

Durante le cure del caso, alla presenza dell’agente di reparto, il ristretto, senza motivazione
alcuna, in evidente stato di alterazione emotiva, inveiva contro coloro che erano intervenuti dapprima sputando ripetutamente contro il personale di prime cure e successivamente, non contento, lanciava la macchinetta per l’aerosol contro gli stessi. Prontamente interveniva, in tale frangente, l’agente di reparto, il quale, evitando che venisse colpito il personale sanitario e che la situazione degenerasse ulteriormente, veniva egli stesso colpito dalla macchinetta.

Si rende noto che l’appartenente al corpo è stato costretto, a causa delle ferite riportate, ad
interrompere il suo servizio e ricorrere alle cure necessarie nel nosocomio di Parma.
Si fa presente che il detenuto in questione non sarebbe nuovo a condotte del genere, rendendo di fatto fortemente problematica la gestione dello stesso.

Questa O.S. ne chiede, pertanto, l’allontanamento e la sua collocazione presso altro istituto. Nell’esprimere la vicinanza al personale di polizia penitenziaria, sempre più spesso oggetto di condotte violente, questa segreteria chiede ai superiori uffici che vengano trovate modalità più idonee atte a prevenire o quanto meno limitare e/o arginare le continue aggressioni subite dagli uomini in divisa.

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