Industria della droga a Vicofertile, filantropo in Nigeria, arrestato pusher dal giro milionario (con moglie e complice)

Certificate quasi 2000 cessioni. Tra casa e auto 1200 grammi di coca, valore ore 100mila euro.

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Filantropo in Nigeria, pusher a Parma: Joe per i clienti, Don Major per gli amici. Classe ‘85, nigeriano, E.O.K., era in Italia con un permesso di lavoro scaduto nel 2017.

Arrestato per un gigantesco spaccio di sostanze stupefacenti, in casa aveva un kilo e due di coca purissima, valore oltre 100mila euro, mentre gestiva una onlus che voleva combatterla, invece, la droga, la Kings Major Global Foundation, che gli era valsa premi per l’impegno sociale in Nigeria.

A Parma una vita da nababbo: la palestra, dove è stato arrestato con la moglie, la casa di Vicofertile, finemente arredata, intestata alla moglie e complice, le auto. Quando veniva fermato per normali controlli stradali, senza patente ne assicurazione, e l’auto sequestrata, il giorno dopo ne comprava una nuova.

L’attività investigativa e’ iniziata lo scorso ottobre, dopo alcune segnalazioni: almeno 100 i clienti identificati, 15, interrogati, professionisti, studenti, impiegati, hanno ammesso di aver comprato cocaina da lui, alcuni, anche centinaia di dosi in un mese.

Dopo l’arresto del boss della droga e della moglie, la perquisizione domiciliare: qui il complìce, un keniota 40enne, stava confezionando la droga, dividendola per affidarla a più “venditori”.

Sorpreso dai militari, saliti tramite una scala e entrati dalla finestra, il keniota stava confezionando cocaina. In casa, materiali per il confezionamento, bilancini di precisione e 300 grammi di cocaina. Sull’auto del “boss”, nascosti sotto un tappetino, altri 900 grammi ancora da tagliare. Valore al dettaglio, oltre 100 mila euro, destinati ad essere venduti in meno di un mese, da sommarsi alle cessioni già certificate.

 

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