Morte di Alessandro Petrillo all’ospedale di Vaio: rinviati a giudizio due medici,scagionati gli altri quatto

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Alessandro Petrillo morì a 33 anni all’ospedale di Vaio dopo 6 operazioni: “Manovre chirurgiche durante il primo intervento che hanno causato una pancreatite acuta”, secondo la Procura.

Sono state chiuse le indagini con due rinvii a giudizio per omicidio colposo: Stefano Rollo, 59 anni,  e Piero Lugani (64 anni) mentre è stata chiesta l’archiviazione per altri 4 chirurghi: Vincenzo Violi, direttore dell’Unità operativa di chirurgia, 69 anni, Carlo Salvemini, 42, e Francesco Fontanazza, 45.  Stessa richiesta anche per Andrea Versari, 31 anni, specializzando. 

Secondo il consulente del pm, Lorenzo Marinelli, l’errore sarebbe stato effettuato in sede di primo intervento: una gastroresezione quando bastava una meno invasiva antrectomia. Senza gastroresezione, con ogni probabilità a Petrillo non sarebbe insolta la panceatite fatale.

33 anni, commesso al Fidenza Village, Petrillo, padre di un bimbo piccolo, era entrato in ospedale il 6 settembre 2017 per un’ulcera fastidiosa che portava avanti da lungo tempo: ne è uscito cadavere il 31 ottobre dopo una lunga serie di interventi, a causa di una panceatite acuta evolutasi in peritonite che ha causato una mortale insufficienza mutli organica.

Ora, il legale delal difesa non ci sta alla richiesta di archiviazione per quattro dei sei medici, e annuncia ricorsi e battaglia legale.

 

 

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