Verso Parma Juve – Bar Gianni “chiuso per tifo” come nel 2015, infuriano le polemiche. Una residente: “Teniamoci stretto lo stadio in città”

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Bar Gianni chiuso sabato, altre misure di sicurezza in arrivo: la macchina dei “no-parapiglia” si è già messa in moto in città, in attesa di Parma Juventus.

Ma non mancano le polemiche sui social, tra chi sostiene che per una partita non si possa blindare una città, chi ribadisce come “lo stadio vada tolto dal centro” e chi chiede chi rimborserà il Bar, costretto a chiudere per evitare problemi.

Una residente illuminata, invece, si tiene stretto lo stadio “sotto casa”: “Il Parma in A va bene ma giochino a Reggio? Non si può sentire” – spiega. “Traffico e caos? vado a piedi, se devo uscire dalla città lo posso fare”. Continua: “Sento inni e gol dalla finestra e mi piace, come mi piacciono la movida e i concerti in cittadella. Spruzzi di vita in una città che sa di muffa”.

In fondo, non è detto che stadio fuori città faccia rima con sicurezza.

“Due feriti, alcuni contusi e danni per migliaia di euro: questo il bilancio del pomeriggio “violento” a  corredo di Parma-Juventus. Era il 13 gennaio del 2013, questo riportano le cronache dell’epoca.

Il prologo della gara soprattutto fu impressionate: poco dopo le 11 due pullman di tifosi  bianconeri, sembra provenienti da Milano, sono arrivati senza  nessun controllo nei pressi dello stadio, praticamente davanti al  Bar Gianni, uno dei ritrovi storici della tifoseria di casa.

A  quell’ora però il bar era affollato soprattutto da famiglie e  pensionati e pochissimi tifosi. Dai due pullman sono scesi una  settantina di pseudo-tifosi della Juventus, imbacuccati e  mascherati. Il gestore del bar non appena compreso cosa stava  accadendo, ha chiuso le saracinesche ma l’assalto era già  iniziato. Un trentottenne di Busseto, reo semplicemente di portare  la sciarpa del Parma, è stato colpito alla fronte da una  bastonata e curato poi all’ospedale dove gli sono stati applicati  alcuni punti di sutura. I vandali hanno distrutto praticamente  tutta la zona esterna del locale ed hanno gettato all’interno del  bar alcune bombe carta: la stima dei danni, sicuramente molte  migliaia di euro, deve essere ancora fatta. E a fine gara i tifosi  del Parma hanno cercato la vendetta immediata, affrontando gli  ultra bianconeri nella zona del settore ospiti. Un tifoso  bianconero è stato colpito alla testa fortunatamente senza gravi conseguenze”.

Dopo quell’assalto, in occasione di Parma Padova, altra idiozia si scaricò sul Bar Primavera, in Via Torelli (RILEGGI).

Tornando ad oggi… Sabato al Tardini arriva la Juventus e la macchina per l’ordine pubblico si è già messa in moto, considerato che è una delle sfide più attese, al pari di quella contro la Reggiana

La prima decisione è già stata presa: il bar Gianni, storico ritrovo dei tifosi crociati, rimarrà chiuso nella giornata di sabato 1° settembre. Le altre decisioni verranno prese il 30 agosto, durante la riunione del Gruppo Operativo per la Sicurezza, il Gos: a Parma arriveranno circa 7 mila supporter della Juventus su un totale di 22.400 posti del Tardini. Si teme per i possibili scontri tra le due tifoserie: la Nord sarà occupata interamente dai tifosi crociati.

Già nel 2015, il Bar Gianni era stato “chiuso per tifo” – “28 gennaio, aperitivo da Gianni”. Un messaggio cifrato, affidato a uno striscione appeso in curva dagli ultras della Juventus durante la gara col Chievo e diretto ai tifosi del Parma. Il messaggio aveva convinto l’allora proprietario del bar Gianni a prendere provvedimenti. “Non vogliamo che si ripetano episodi spiacevoli – ha spiegato Stefano Schianchi, titolare del locale – La citazione allo stadio di Torino? Ci siamo rimasti di stucco e ci ha fatto convincere ancora di più che è meglio chiudere per non avere problemi”.

Tre anni dopo, ancora una volta, la società civile è ostaggio e si piega ai violenti.

 

 

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