Ponti e strade, rappresentano, a volte, l’identità di un luogo, la sua storia, e quella di chi li ha eletti a riferimento.
Era storico e bellissimo. Piccolo, antico, immaginato quando ancora le auto non erano entrate nella vita comune, per questo vi si passava solo a piedi, o in bici.
Congiungeva col quartiere Montanara, e profumava di passato: l’alluvione dell’ottobre 2014 se lo era spazzato via, riducendo il “Pontetto”, al secolo Ponte della Navetta, a un cumulo di detriti e un triste moncherino.
Venerdì mattina è stata posata la pietra del nuovo ponte, che sarà nuovo, moderno, ma cercherà di rispettare quello che è stato il suo storico predecessore: i lavori lo consegneranno alla città nel marzo 2019.
