“Io, senza lavoro e senza speranza, non ho neanche il coraggio di ammazzarmi”

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“Io, senza lavoro e senza speranza, non ho neanche il coraggio di ammazzarmi”. Il grido disperato arriva da un 50enne, parmigianissimo, residente in Oltretorrente. Un passato da alcolista, un futuro incerto.

E’ una storia come tante. La racconta “perchè magari posso aiutare qualcuno”. O forse, qualcuno può aiutare lui.

Lo chiameremo Carlo, a tutela della sua privacy. “Sognavo di chiamarmi così”. La sua storia inizia dalla fine.

”L’altra sera sono uscito di casa, ho preso l’auto e mi sono portato verso i binari della Parma Spezia, al vecchio casello prima di Vicofertile. Ho camminato un po’ lungo i binari, poi mi ci sono sdraiato. Volevo finisse così”.

Poi? “Poi ho sentito il bippare delle sbarre che poco lontano scendevano. Ho avuto paura, nessuna adrenalina, solo una fifa blu, e mi sono alzato e messo al sicuro. Non ho avuto nemmeno il coraggio di morire”.

Perchè una scelta così estrema? “Perché sono solo in un mondo di persone sole, in una società che conduce alla solitudine, perché sono depresso e finito, senza lavoro, senza futuro”.

Ma non è sempre stato così. “Sono stato un eccellente perito meccanico. Lavoravo per una grande azienda del territorio. Tredici anni fa mia moglie mi ha lasciato, tenendosi casa e figli”.

Non e’ il primo a cui succede. “Io mi sono buttato sull’alcool. In modo feroce. Ho perso il lavoro, ho speso tutti i risparmi in sballi vari. Ho smesso di pagare gli alimenti, il mutuo della casa rimasta alla mia ex, l’affitto”.

Carlo continua. Non piange non ride. La sua voce non ha alcuna inflessione. “Sono finito ai domiciliari, per un furto di galline, si fa per dire… Ho vuotato le casse di qualche bar. Per disperazione”.

Poi? “Poi il reinserimento. Una casa del comune, il Sert. Un lavoretto in una Coop sociale. Ma io rivoglio la mia vita. Vorrei un lavoro normale, quello che ho sempre fatto”.

Lo ha cercato? “Si. Ma a un 50enne in cura al Sert nessuno da più credito. Non ho amici, non ho una vita. Sono un uomo solo in un mondo di solitudine”.

Se voglio ancora morire? Si. “Ma ci vuole troppo coraggio, e io non ho nemmeno quello. Spero mi uccida l’inerzia della vita”.’

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