E’ giovedì il D-Day della carriera di Gigi Buffon, quello in cui il portierone comunicherà le intenzioni per il proprio futuro. Fra curiosità, attese e voci mai confermate che lo rivorrebbero in gialloblù per finire la carriera.
A parlare del debutto di un diciassettenne sconosciuto che chiuse la saracinesca al Milan, è Nevio Scala, che nel suo Parma dei miracoli lo fece esordire, che al Corriere della Sera dice: “un portiere a 40 anni è giovane, non smettere Gigi!”.
“Anche Gigi è stata una mia creatura. Ma parliamoci chiaro: lui sarebbe diventato Buffon anche senza il mio intervento. A 17 anni si vedevano già le sue straordinarie qualità tecniche, ma anche morali. Lui era già adulto, sicuro di se stesso. E lo è sempre stato, rimanendo allo stesso tempo anche un ragazzo molto umile” – dice Scala al quotidiano milanese.
Buffon sta realizzando il suo vero obiettivo. Quello — come ha detto a Gerard Piqué in una intervista per The Player’s Tribune — «di essere Buffon fino alla fine». Non è poco, le pare? – chiedono al suo primo allenatore.
“No, ma se fossi in lui non smetterei. A 40 anni oggi un portiere è ancora giovane”.
E chissà che Gigi non ascolti i suggerimenti del tecnico che lo rese un professionista.
