Le assistenti a domicilio di Parma in sciopero contro Proges: “Spostamenti tra un utente e l’altro non pagati. Decisione ingiusta e unilaterale”

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Manifestazione in via Repubblica delle lavoratrici del servizio di assistenza domiciliare ad anziani e disabili del Comune di Parma in via Repubblica. Questa mattina le lavoratrici, in rappresentanza di una 70ina di colleghe a Parma, hanno presenziato davanti alla Questura contro Proges.

Le assistenti, tutte dipendenti della cooperativa Proges, hanno deciso di organizzare per venerdì 11 maggio un’intera giornata di sciopero a seguito della decisione “unilaterale della cooperativa di interrompere la modalità di pagamente dei tempi di spostamento da un utente all’altro, sempre all’interno della città”, spiegano le assistenti. L’assistenza domiciliare prevede, come il nome stesso implica, che le operatrici lavorino a casa degli utenti che possono, da decisione della precedente amministrazione Vignali e assessore Guarnieri, decidere loro stessi se usufruire del servizio di una o dell’altra cooperativa o associazione. Nel Comune di Parma operano infatti 3 realtà, Proges, Aurora Domus, cooperativa Dolce.

Dal 1 novembre 2017 Proges ha attuato questo “taglio”, vengono infatti restribuiti – dichiarano i rappresentanti Sartori e Oppici di Cisl Funzione Pubblica–  i tempi di lavoro effettivi con l’utente senza considerare tuttavia che all’interno di una giornata le lavotraci possono avere più appuntamenti cn km di distanza tra loro”. Il tempo di spostamento viene retribuito da nuove disposizioni per un 15%. Così ai lavoratori non viene riconosciuto il vero tempo per cui sono a disposizione della cooperativa nella giornata”. Per le altre realtà dell’assistenza a domicilio di Parma, era già realtà, riconoscendo alle lavoratrici una retribuzione del 12% con cooperativa Dolce e la retribuzione di 20 minuti per lo spoastamento al massimo per Aurora Domus. “Noi però non ci stiamo – ripetono le assistenti – è un trattamento ingiusto”.

“Un peggioramento importante delle condizioni lavorative perchè sono aumentate le ore “perse” da un utente all’altro. Le lavoratrici hanno un contratto con la cooperativa non con il Comune di Parma quindi per noi deve essere retribuito l’intero tempo messo a disposizione. Ci sono lavoratrici che sono impegnate 7 ore al giorno e magari ne vengono pagate solo 4. Il problema è organizzativo e comunque più generale a causa del criterio di libera scelta introdotto dall’assessore Guarnieri”.

La nota di Proges – Nonostante lo sciopero abbiamo garantito agli utenti anziani e disabili, soli e a rischio, tutti gli interventi necessari.

Riguardo all’oggetto dello sciopero, è bene precisare che Proges arriva ad applicare solo oggi le condizioni che tutti gli altri gestori già applicano da anni, secondo quanto prevedono le norme regionali. Anzi, il nostro computo riconosce un rimborso per gli spostamenti maggiore di quello solitamente applicato.

La diminuzione di risorse destinate a livello generale al servizio di assistenza domiciliare dovrebbe tuttavia indurre un ripensamento complessivo del servizio e della sua capacità di rispondere realmente ai bisogni di cura delle famiglie, prendendo spunto da soluzioni innovative applicate altrove, in Italia e in Europa.

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