Paglia-Torri (LeU): “Coop in crisi o fallite, Proposte per riformare il prestito sociale e tutelare i soci”. Incontro con coop Di Vittorio di Fidenza-Parma

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Nella giornata odierna l’On. Giovanni Paglia e il consigliere regionale Yuri Torri – esponenti di Liberi e Uguali con Paglia candidato nel collegio Reggio Emilia-Parma-Piacenza – hanno incontrato una rappresentanza di alcune cooperative di abitazione in crisi (o già fallite) della nostra regione: la Di Vittorio di Fidenza-Parma, la Caser, in liquidazione da diversi anni ma con gli inquilini a proprietà indivisa ancora a rischio di perdere soldi e abitazioni tra il modenese e il bolognese; la Indacoo di Piacenza.
Nei mesi passati sono finite sotto la lente d’ingrandimento le grosse situazioni di Unieco, Coopsette, Cmr e Orion, ma è bene sapere che si sono verificati diversi altri casi del genere o ci sono avvisaglie che possano accadere; dunque il problema è grave e da affrontare.
Insieme a loro c’era Franco Montali, socio della Di Vittorio di Fidenza-Parma nonché portavoce nazionale del Coordinamento Comitato delle coop in crisi, che ha riassunto la situazione e fatto richieste precise che consentano di risolvere i problemi del passato nonché di cambiare marcia per il futuro.
Lo scopo dell’incontro era quello di discutere delle proposte programmatiche di Liberi e Uguali sul tema in vista delle prossima Legislatura, a partire da un tema che ha scosso gli ultimi anni e cioè la distorsione dello strumento del prestito sociale – utilizzato da tante, troppe cooperative per trasformarsi in banche senza averne i requisiti – che ha portato le centrali cooperative e i manager a inoltrarsi in operazioni finanziarie e investimenti sbagliati in ambiti non propri, che hanno originato una catena di fallimenti, concordati preventivi nonché beffe e danni per diverse migliaia di soci; il confronto con Giovanni Paglia (primo firmatario di una proposta di legge di riforma del prestito sociale) e Yuri Torri (primo firmatario di una risoluzione in merito approvata in Regione) è apparso naturale dato il loro concreto impegno a tutela di queste persone.
Come riconosciuto dalle parti, la proposta nazionale di Federconsumatori che è stata ripresa a grandi linee dalla proposta di legge Paglia – entrambe fondate sulla richiesta di un riferimento normativo quadro sul prestito sociale, maggiori risorse per il fondo di garanzia a tutela dei soci coinvolti nei crac, richiesta di un’authority terza, esterna e indipendente che vigili – rappresenta un ottimo punto di sintesi, ma occorre anzitutto dargli corpo nonché immaginare la prospettiva.
“Istituire un obbligo per le coop che subentrano a quelle fallite sul diritto di prelazione da accordare al socio che vive nelle abitazioni; finanziare il fondo proposto dal Governo con l’ultimo Milleproroghe per aiutare chi non ha risorse sufficienti per riscattare l’abitazione, perché la norma c’è ma i soldi non sono stati messi; affiancare questo fondo con risorse regionali, data la rilevanza territoriale dei casi – avanzano Paglia e Torri – e inoltre: normare le tempistiche per la liquidazione adesso indefinite; indagare e punire gli illeciti e anche la mancata osservanza degli enti locali; istituire un limite di mandato per gli organismi dirigenti delle centrali cooperative e delle cooperative stesse”.
“La priorità va data ai soci e alle ditte che hanno lavorato per le cooperative non alle banche e ai manager – concludono Paglia e Torri – occorre una specie di responsabilità sociale particolare verso i soci prestatori e gli inquilini in difficoltà, che deve vedere in campo la Cooperazione nel suo complesso con una forte azione di concreta solidarietà.”

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