Sicurezza per pedoni e ciclisti, Campanini (Pd): “Un tavolo permanente per affrontare l’emergenza”

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foto d'archivio

Il consigliere comunale del Pd, Sandro Campanini, solleva la questione della sicurezza stradale e in particolare chiede l’intervento da parte dell’amministrazione sugli incidenti che coinvolgono pedoni e ciclisti chiedendo che questa “emergenza”, dopo la morte di due minorenni sulla strada per Corcagnano e via Traversetolo, venga affrontata.

Il consigliere ha proposto al sindaco Pizzarotti un tavolo permanente ad hoc tra tutte le istituzioni ed enti coinvolti.

“L’investimento di pedoni e ciclisti nelle nostre strade, spesso sulle strisce pedonali, con conseguenze mortali o gravissime è a mio parere un’emergenza e come tale va affrontata. In due occasioni – un’interrogazione e una comunicazione in Consiglio – ho invitato l’Amministrazione comunale, spinto unicamente da intenzioni costruttive, ad assumere un’iniziativa straordinaria su questo problema, anche al di là delle sue strette competenze istituzionali.

Non voglio certo tralasciare il numero purtroppo ancora altissimo di vittime per incidenti di auto, moto, camion – anche ieri un’altra persona è rimasta uccisa sul ponte Verdi di Ragazzola – ma ritengo necessario in questo momento focalizzare l’attenzione sui cosiddetti “utenti deboli”.

Né voglio negare i progressi di questi ultimi anni, che vedono una complessiva diminuzione dei sinistri in Italia (ma con elementi preoccupanti come un nuovo aumento, nel primo semestre 2017 – ultimo dato ISTAT disponibile – delle persone decedute sulle strade, pari, purtroppo, a 1623).

La mia opinione è che al di là dei lodevoli sforzi in atto e delle statistiche annuali, le vittime siano comunque troppe.

Occorre a mio avviso un tavolo permanente ad hoc tra tutte le istituzioni ed enti – Comune, Provincia, Prefettura, Forze dell’ordine, Osservatorio regionale per l’educazione alla sicurezza stradale, associazioni, ecc. – che elabori un piano coordinato di azione in cui possano essere affrontati i diversi aspetti che riguardano il tema della sicurezza di pedoni e ciclisti: dalla velocità dei mezzi (che non deve essere solo entro i limiti, ma proporzionata alle condizioni di contesto e ricordandosi che già a 50 all’ora l’impatto può essere mortale) alle distrazioni (in particolare l’uso del cellulare), dall’illuminazione delle strade alla manutenzione e visibilità degli attraversamenti, dall’uso si alcol e sostanze all’efficienza di freni e gomme – solo per citare alcuni dei temi più immediati – fino a campagne di comunicazione rivolte sia a chi guida che a chi cammina o pedala, con informazioni dettagliate sulle conseguenze tragiche che un comportamento imprudente o anche “normale” ma non sufficientemente attento agli imprevisti, può comportare ad altri o a sé stessi o a entrambi.

So che si fanno già molte iniziative nelle scuole, ma credo ci voglia uno sforzo ulteriore rivolto ai cittadini: certamente la fascia giovanile va responsabilizzata – e guai ad abbassare la guardia – ma se si considerano gli investimenti di pedoni o ciclisti molto spesso chi è alla guida ha la patente già da anni.

Non ho la pretesa o l’illusione che sia semplice affrontare problemi di questo genere e che tutte le soluzioni siano a portata di mano. Ma il primo passo per provarci è metterli al centro della propria attenzione, studiare tutte le iniziative e azioni che si possono avviare in breve tempo e intanto lavorare per quelle a medio e lungo periodo.

Per quanto mi riguarda, anche per l’esperienza dovuta a una tragica vicenda che mi ha coinvolto da vicino, sono a disposizione per dare un contributo di idee”.

 

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