Borgotaro: ancora forti odori da Laminam per due giorni. Arpae monitora, forse un cambio delle vernici

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Il caso Laminam a Borgotaro torna a far discutere, se mai si è smesso. Rassicurazioni arrivano dall’amministrazione comunale di Diego Rossi che ha interpellato Arpae, responsabile dei monitoraggi dell’aria, e si è dichiarato deciso a far sì che “non si ripeta la situazione dell’anno scorso”.

L’inizio del caos infatti nel gennaio del 2017 quando una strana “puzza” ha allarmato i cittadini di Borgotaro. In particolare vicino all’azienda produttrice di ceramiche, Laminam, inaugurata nel 2016. Arpae non ha mai registrato valori critici per la salute nonostante presso l’ospedale di Borgotaro siano stati segnalati alcuni casi di irritazione a gola e occhi dovuti plausibilmente alle esalazioni prodotte dalla fabbrica.

Nei giorni scorsi la puzza è tornata a farsi sentire. In particolare è stata segnalata persistente nel pomeriggio di giovedì 11 gennaio e nella mattina di venerdì 12 gennaio. Sul posto sono intervenuti i tecnici di Arpae che da quasi un anno monitorano costantemente l’aria. I tecnici hanno confermato le emissioni odorigene. Anche nei giorni successivi l’odore, anche se in minore intensità, ha continuato a essere percepibile. A chiedere spiegazioni soprattutto il comitato di cittadini L’Aria Del Borgo, creato appositamente per il “caso Laminam”.

Da fonti vicine all’azienda arriva la spiegazione sulla possibile causa del ritorno dell’odore. Sembra infatti che Laminam abbia dovuto affrontare una produzione, un lotto, con vernici di composti chimici solitamente non usate nello stabilimento. Il cambio di materiali avrebbe scatenato l’odore. Nonostante dall’aprile scorso, dopo la temporanea sospensione dell’attività di ceramiche, sia in atto un sistema di filtri a carboni attivi, Laminam è ancora in una fase di “rodaggio” dell’impianto di filtraggio e gli esatti meccanismi o materiali che fanno scatenare l’odore non sono ancora del tutto chiari. Arpae tuttavia è responsabile del controllo di tutti i piani di produzione.

Nonostante negli ultimi giorni alcuni cittadini si siano spaventati, dall’amministrazione di Rossi arrivano risposte che fanno rientrare un po’ l’allarme. Non emergono dati che fanno temere un ritorno preoccupante dell’emergenza cattivo odore. 

Le nuove segnalazioni hanno attivato anche il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega Nord, Fabio Rainieri che ha interrogato la Giunta sulla situazione di Borgotaro:

“Ho chiesto alla Giunta regionale di accelerare l’iter che abbiamo stabilito con l’approvazione lo scorso 21 dicembre di un ordine del giorno specifico per il caso di Borgotaro in Assemblea legislativa perché si attivino controlli maggiori e migliori rispetto a quelli effettuati finora – ha quindi spiegato il Consigliere regionale leghista –  A questo punto sarà importante anche sapere perché queste emissioni fastidiose sono riprese in modo così intenso dopo che per un periodo prolungato sono state ridotte. Ho inoltre visto, con non poca sorpresa, che l’AUSL di Parma dichiara che la problematica odorigena non sarebbe legata alle emissioni di Laminam. Comunque stiano le cose ci vuole la volontà da parte delle istituzioni pubbliche, e in primo luogo da parte della Regione Emilia-Romagna di ridurre a livelli minimi sia gli odori sia i rischi per la salute e per l’ambiente”.

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