Rifiuti a Parma da Roma- Effetto Parma: “Assolutamente contrari, ma decisone della Regione. Per noi inceneritore funzionerebbe a 50%”

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“Effetto Parma è contraria all’arrivo di rifiuti da Roma, non dovrebbe nemmeno essere necessario dirlo, ma si sa la memoria…”

Intervento del gruppo consiliare di maggioranza, Effetto Parma di Pizzarotti, contro l’arrivo dei rifiuti da Roma  all’inceneritore di Parma. La scelta è stata presa dalla Regione Emilia Romagna dopo la richiesta d’aiuto della Regione Lazio. Rifiuti arriveranno anche all’inceneritore di Modena e Granarolo.

“L’inceneritore di Parma, nasce anni fa per volontà della Provincia di Parma a guida PD e sostenuta dal Consiglio Comunale a guida Ubaldi.

Doveva bruciare solo i rifiuti di Parma, ma in vista di improbabili incrementi esponenziali del nostro territorio o più facilmente di business futuri, fu da subito prevista una linea doppia di incenerimento.

“Peccato” che al nostro arrivo nel 2012, grazie ad una raccolta differenziata importante, i rifiuti del nostro territorio non bastassero ad alimentare una delle due linee, causando problemi nella gestione dell’inceneritore.

Poi arrivò lo Sblocca Italia e la nuova legge regionale a salvare l’impianto, che lo ripeto, se fosse stato per la nostra volontà politica e per la virtuosità dei nostri cittadini funzionerebbe al 50%.

Noi di Effetto Parma ne abbiamo parlato così intensamente ed a lungo nel precedente mandato, che ci stupisce il fatto che ci sia ancora qualcuno della politica locale che non la conosca, a meno che non abbia voglia di confondere le idee dei lettori e di fare una pessima strumentalizzazione.

Oggi è il turno di Parma Protagonista, che insinua nostri silenzi ed interessi, citando la delibera regionale del 1° Febbraio 2016, nella quale il Comune avrebbe condiviso con Iren un uso sempre intensivo ed allargato dell’inceneritore.

Noi ricordiamo bene quella conferenza dei servizi e probabilmente se la ricordano tutti coloro che siedevano al tavolo, in quanto durò 9 ore per le resistenze del Comune di Parma, rappresentato dall’ex assessore Gabriele Folli, a non concedere l’autorizzazione al conferimento di 190.000 tonnellate di rifiuti in maniera permanente.

Se l’inceneritore di Parma serve un bacino ampio è la conseguenza della legge regionale e se Reggio Emilia non è una città virtuosa e ci porta troppi rifiuti da bruciare non è certamente colpa nostra, ma sarà nostro dovere pretendere, nelle sedi opportune, che si adeguino il più velocemente possibile.

Effetto Parma era ed è sempre ostile all’inceneritore ed a favore della raccolta differenziata spinta, l’unico sistema in grado di ridurre il rifiuto residuo, mentre non ricordiamo di aver visto al nostro fianco durante le battaglie e le manifestazioni degli ultimi 5 anni, quei cittadini oggi esponenti di Parma Protagonista.

Ribadiamo pertanto la nostra contrarietà ai rifiuti da provenienti da fuori, consapevoli del fatto che è la Regione Emilia Romagna che decide su questa materia in funzione del tipo di impianto e della sua capacità di incenerimento”.

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