“Jacopo Rosa, “giovane” forzista di Parma, non comprende come nel 2017 il ruolo delle città, calate nel contesto di devoluzione Europea, siano al centro della politica”.
Il consigliere Marco Maria Freddi, radicale nella lista di Effetto Parma, replica alle accuse di Rosa, candidato nella lista di Forza Italia alle ultime elezioni comunali che ha chiesto le dimissioni di Freddi e della consigliera di origini marocchine Nabila Mhaidra.
“Giovane e “liberale”, – continua Freddi – chiede le dimissioni mie e di Nabila Mhaidra perché, sostiene, non ci occupiamo di città ma di tematiche nazionali.
Già quest’affermazione è particolarmente curiosa – proprio perché pronunciata da un “giovane” – ma ancor di più se calata nella questione ius soli, temperato, per carità (di Dio, Patria e famiglia)”.
“Se è vero, come è vero, che la città è il centro del cambiamento di fronte alle grandi sfide del nostro tempo come le migrazioni, la qualità dell’aria e dell’ambiente, il cambiamento climatico, la povertà, lo sviluppo economico-finanziario, la mobilità ed altre ancora, come può la Città non esprimersi su una legge in discussione che, al netto dell’essere una legge di matura civiltà, può essere di supporto ed aiuto alle politiche di inclusione che sono alla base della convivenza civile e della sicurezza?”
“Comprendo che il – giovane – Jacopo non sappia che i governi delle destre hanno confezionato la legge più idiota e meno lungimirante della storia – la Bossi-Fini – che impedendo i flussi legali e le regolarizzazioni ha creato e continua a creare lo stato di non-governo del fenomeno immigrazione ma credo, sia sgamato a sufficienza per comprenderne il valore – in termini di ritorno elettorale – e su questo, come tutte le destre, prosperano.
Io preferisco la politica, ai populisti vecchi e nuovi lascio la magra soddisfazione di chiedere le dimissioni”.
