Nuovo presidio di Fratelli d’Italia: “Assessore Rossi si dimetta, basta con accoglienza dissennata”

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Nuovo presidio di Fratelli d’Italia per protestare contro il sistema di accoglienza migranti. Oggi, 10 agosto, davanti al Comune in Piazza Garibaldi erano presenti gli attivisti del partito capeggiati da Massimo De Matteis, segretario provinciale, e Priamo Bocchi, sostenuti da Lega Nord e dal suo consigliere comunale Emiliano Occhi.

De Matteis chiede a gran voce le dimissioni dell’assessore alle politiche sociali e di accoglienza, Laura Rossi che qualche giorno fa ha elogiato il “Modello Parma”.

 

Questo il testo con le motivazioni del gruppo Fratelli d’Italia che chiede le dimissioni dell’assessore Rossi:

Premesso che:

  • Si è tenuto nei giorni scorsi presso la Camera di Commercio di Parma un convegno daltitolo “Integrazione vincente. Comunità di fronte alla sfida della convivenza” nel quale hanno relazionato il sindaco Pizzarotti, il Prefetto Forlani, l’assessore al welfare Laura Rossi e il responsabile dell’associazione CIAC Michele Rossi. In tale convegno è stato descritto il quadro della situazione dell’immigrazione a Parma e si è decantato, con i consueti toni autoreferenziali ed autoincensatori, il “modello Parma” di governo dell’accoglienza.
  • –  L’intervento dell’assessore Laura Rossi, assessore esterno della giunta Pizzarotti con delega al welfare e politiche sociali, ha rappresentato la summa ideologica e politica della portata del suddetto “modello Parma” per le politiche dell’immigrazione e dell’accoglienza.Ritenuto che
  • –  Abbiamo appreso dall’assessore Rossi la solita melensa sequela di moraleggianti edistopiche vedute sul dramma dell’ immigrazione clandestina che lei e i suoi colleghi, assieme ai loro compagni ideologici al governo del paese, hanno favorito che si diffondesse per l’Italia.
  • –  Costoro pensano ancora di poter governare tale complesso fenomeno con il loro livello zero di credibilità e di onestà intellettuale. Il modello Parma da questa giunta enfatizzato è una minuscola ed illusoria distrazione dal problema reale e promuove diseguaglianze sociali a discapito dei soli Parmigiani. Giudichiamo quindi insensibile l’assessore Rossi nel non dare ascolto alle legittime istanze dei suoi concittadini, che lamentano la solita politica premiale per i soli “nuovi arrivati”.
  • –  Reputiamo gravissime le parole pronunciate dall’Assessore Rossi rispetto ai migranti ai quali non viene riconosciuto lo status di rifugiati, risultando a tutti gli effetti irregolari. Ammesse le difficoltà reali nell’attuare i rimpatri, anche per recenti leggi appositamente concepite per renderli improcedibili, la Rossi asserisce che sarebbe auspicabile sostenere queste persone che di fatto risultano clandestine, a trovare un lavoro regolare sul territorio a seguito del rilascio del permesso di soggiorno. Un vero schiaffo insomma a tutti coloro, immigrati regolari e anche a coloro che per raggiunti requisiti sono già cittadini italiani, che vivono nel rispetto della normative vigenti.
  • –  L’Amministrazione Comunale a livello locale dovrebbe rappresentare per i propri cittadini l’emblema della legalità; un Assessore al welfare dovrebbe impegnarsi quotidianamente a reperire risorse da destinare a coloro che sono vittime della crisi economica e che versano loro malgrado in condizioni assai precarie; queste sono persone alle quali non sono garantiti 3 pasti al giorno, il pocket money giornaliero da 2,50 euro e una ricarica telefonica da 15 euro come invece avviene per i cosiddetti richiedenti asilo.Coordinamento territoriale provinciale di Parma Via Mazzini 6 43121 Parma
    348 8700282 fax 0521 1851867 fratelliditalia.parma@gmail.com
  • –  L’Assessore ignora evidentemente il periodo storico che stiamo vivendo; mentre le amministrazioni illuminate sono impegnate a promuovere con le poche risorse disponibili interventi per aumentare il livello di sicurezza dei propri paesi, la Rossi cerca escamotage per permettere a persone irregolari di stanziare sul nostro territorio.
  • –  Non si comprende l’ostinazione dell’assessore Rossi nel dare la solita giustificazione ad ogni cosa in favore dei sedicenti profughi o cosiddetti richiedenti asilo richiamando povertà e guerre (inesistenti) e nel contempo parlare di governare con coraggio e rigore questo fenomeno. Ricordiamo che non solo le guerre da cui provengono il 95% dei clandestini sono inesistenti, ma che è noto a tutti che questi soggetti sborsano somme importanti di denaro per essere traghettati da noi, e che costoro sono individui di robusta costituzione e non appaiono certo persone denutrite come quelle effettivamente bisognose, donne, anziani e bambini rimaste nei paesi natii, e che non hanno esitato, almeno temporaneamente, ad abbandonare .Tanto premesso e ritenuto,
    il Coordinamento Territoriale di Fratelli d’Italia-AN della provincia di Parma
  • –  esprime con il presente documento i sensi della sua radicale contrarietà alla perpetuazione della messa in opera delle misure di tale “piano” ribadendo l’ingiustizia e per molti aspetti l’illegittimità degli strumenti individuati per il perseguimento dei fini ideologici sottesi a tale “modello di integrazione”;
  • –  Fratelli d’Italia–AN di Parma si pone con decisione contro tale disegno in atto volendo dimostrare da chi viene veramente , con queste politiche preferenziali e dissennate, coltivato l’agire “razzista” e nei confronti di chi;Chiede,
    per quanto sopra esposto e per quanto seguirà,
    le dimissioni dell’assessore al welfare (ma solo per chi non merita) e alle politiche sociali del Comune di Parma, Laura Rossi.

 Il Comune di Parma attraverso i servizi sociali spende in politiche sociali (contributi affitti/bollette/mense scolastiche/etc.) una cifra superiore al milione di euro annui (di molto superiore per esempio a quella di Reggio Emilia e di altri comuni limitrofi).
Una parte di questi contributi è erogata “a sportello”, ossia a chiunque che presenta certificazione ISEE sotto una certa cifra e che per questo ha diritto a sconti e tariffe agevolate.

Un’altra parte è erogata “a progetto” e qui vige la discrezionalità dei servizi sociali, in base a relazioni delle assistenti sociali e delle educatrici sociali e indicazioni dei dirigenti.
E’ risaputo che nei progetti di sostegno la parte del leone la fanno le famiglie straniere semplicemente perché sono quelle che si “distinguono” per numero e per loro sistematica insistenza.

Un correttivo nella procedura introducendo con chiarezza il criterio di preferenza nazionale o di privilegio dell’anzianità di residenza sarebbe auspicabile ( tale criterio nell’assegnazione degli alloggi popolari è correttamente previsto nella legge della giunta regionale ligure che, guarda caso, è stata ora impugnata dal governo nazionale).

Il tema di sicurezza deve essere affrontato con cognizione di causa perché con dati alla mano è dimostrato che, senza contare l’impressionante numero di casi non denunciati e non conosciuti dall’opinione pubblica, l’aumento del tasso di delinquenza, di violenze sessuali, di furti e di rivolte nei confronti dei cittadini ed ancor più verso le forze dell’ordine sono

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provocati da clandestini che, al contrario di quello che si vuole fare credere, vengono ghettizzati in presunti centri di accoglienza senza alcun tipo di controllo. E’ notorio che sempre più ampie zone di territorio del tessuto cittadino sono sistematicamente in sofferenza per la presenza di reti di spaccio, questua molesta e degrado quotidiano. Non c’è distinzione tra periferia e centro, tanto più che si intende diffondere degrado, insicurezza e nuova emarginazione, nel resto del territorio provinciale, con la dislocazione di sempre più numerosi nuovi clandestini in tutti i comuni parmensi. La situazione di Tabiano è emblematica e il cosiddetto decantato governo dell’accoglienza si scontrerà inevitabilmente con la sacrosanta contrarietà ed indisponibilità delle comunità e determinerà seri problemi di ordine pubblico. Recentemente sono emersi episodi di furti in alberghi in cui sono ospitati (nemesi per coloro che hanno voluto, con la loro “nobile” disponibilità”, raddrizzare le loro sfortune imprenditoriali), si è creato un piccolo business di questi “accolti” che rivendono mobilio ed altro dei locali in cui sono alloggiati.

  •   Per il resto ci troviamo difrontealla volontà di governo, prefetture e di certe amministrazioni comunali di continuare in questo incessante, insostenibile processo al di fuori dell’umana sopportazione. Ora risultano intensificarsi situazioni di occupazioni abusive di parti comuni condominiali da soggetti senza fissa dimora e sfuggiti da ogni forma di controllo e identificazione. Un’emergenza da tempo tracimata in un vero e proprio allarme sociale, con un carico ulteriore di ansia e di angoscia per i tanti italiani già messi a dura prova dai morsi di una crisi economica impietosa.
  •   Siamo di fronte ad un clima di nervosismo e di tensione altissima inquinato dall’insopportabile cortina di ipocrisia dei benpensanti di sempre, pronti a tacciare di intolleranza chiunque manifesti irritazione o contrarietà per un approccio arrendevole dell’Italia al fenomeno.E non basta la censura dei politici complici di queste nefandezze. Perché i buonisti accusano di razzismo chiunque provi a raccontare la verità, così scomoda…la verità dei fatti!L’emblema di questa rappresentazione della situazione è degnamente assunto a Parma dall’assessore Laura Rossi e le sue dimissioni immediate potranno essere solo un segnale di partenza per una radicale svolta di concezione e di gestione del problema dell’immigrazione clandestina a Parma e provincia.

Parma 7 agosto 2017

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