Laura Cavandoli e il ritorno della Lega Nord: “Pizzarotti, instancabile comunicatore. Ora pensi alla sicurezza”

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Laura Cavandoli è riuscita, dopo 20 anni, a riportare in consiglio comunale la Lega Nord.

C’era chi la vedeva e voleva al ballottaggio: i voti non l’hanno premiata a tal punto ma ben il, circa, 19% ha voluto che la candidata – che univa a sé LN, Fratelli d’Italia e Forza Italia – raggiungesse 4 seggi.

Al suo fianco, per 5 anni di opposizione all’amministrazione Pizzarotti, ci saranno Maurizio Campari, segretario LN cittadino, Emiliano Occhi, segretario provinciale, e Carlotta Marù.

Una campagna elettorale, quella dell’avvocato leghista, che non è iniziata nel migliore dei modi. Troppo tempo è stato impiegato per mettere d’accordo i tre partiti su un candidato unico. Mesi che potevano essere spesi a fare politica attiva invece che a giocare a chi molla prima.

Ma che col senno di poi, forse, contro Pizzarotti non sarebbero comunque bastati. O forse sì?

Laura Cavandoli e Parma… inizia l’avventura come consigliere d’opposizione, dopo quasi 20 anni la Lega torna in consiglio.

Un commento a freddo sulle singole preferenze, sul successo di lista e sul poco apporto dei compagni di viaggio (FI- FdI).

“Purtroppo a Parma non è andata come in tante altre città dove il Centrodestra alla ultime amministrative ha vinto, ma Parma è una città particolare e il “Pizzarotti civico” ha recuperato più consensi del previsto nonostante il generale disinteresse dei parmigiani evidenziato dalla scarsa affluenza alle urne.

Io sono comunque molto soddisfatta del risultato ottenuto come candidato sindaco della coalizione di centrodestra e anche del successo della lista Lega Nord. La Lega ha ottenuto ben 4 consiglieri ed è un evento nella storia locale!

Conosco bene e ho grande stima degli altri consiglieri eletti, Maurizio Campari, Emiliano Occhi e Carlotta Marù, i primi ricoprono anche cariche rappresentative nel movimento e hanno lavorato moltissimo per questo risultato anche negli anni scorsi.

Le altre liste della coalizione hanno ottenuto meno consensi di quanto speravo, Fratelli d’Italia e Forza Italia probabilmente non si aspettavano questo risultato e hanno “pagato” più di noi l’astensionismo, ma so che questa esperienza sarà di stimolo a impegnarsi di più in città.

La lista ha pagato la tardività della sua presentazione e la presenza delle altre liste civiche: erano tutti candidati validi, preparati e attivi e spero che mantengano il loro entusiasmo per la città. Nel ringraziare tutti i candidati della coalizione mi sono raccomandata con loro di continuare a collaborare con gli eletti per una migliore opposizione”.

Ha vinto Pizzarotti (anche) con i voti di destra. Un commento a freddo?

“Ha vinto chi ha saputo portare i parmigiani a votare! Pizzarotti è un ottimo comunicatore, instancabile e sempre presente, ha anche sfruttato il generale senso di avversità al PD – lo stesso che lo fece vincere nel 2012 – ma che, come ho detto, è stato determinante anche in altre città per la vittoria del Centrodestra”.

Prime idee su cosa chiedere alla formanda Giunta Pizzarotti.

“Sicurezza, lotta al degrado e all’abusivismo!

Ce lo hanno chiesto i parmigiani, le zone pericolose a Parma sono tante e il Sindaco deve intervenire insieme alle altre istituzioni.

E poi deve ascoltare i parmigiani, per la viabilità, per l’ottimizzazione della raccolta dei rifiuti, per gli incentivi alle attività produttive, per la tutela dell’ambiente. Deve premiare i parmigiani nelle graduatorie degli asili, nell’attribuzione delle case popolari e nei servizi di welfare riducendo le tariffe”.

Laura Cavandoli e i rimpianti… Se la campagna elettorale fosse partita prima, parleremmo di un esito ancora migliore?

“A posteriori si possono avere rimpianti, ma sinceramente quando siamo lentamente partiti non ci saremmo mai immaginati un risultato così positivo.

Anche a causa dell’astensione siamo arrivati molto lontani dal ballottaggio per cui doveva cambiare qualcosa per poter arrivare al secondo turno, la rottura fra Scarpa e il PD per esempio!”.

Quanto hanno influito le spaccature interne al movimento Lega Nord locale? E quanto si dovrà lavorare per prendere la poltrona tra cinque anni?

“La Lega Nord ha sempre lavorato in modo unitario con tutti i suoi esponenti e quando ho accettato l’onere – e l’onore – di essere candidata sindaco l’ho fatto anche perché sapevo di poter contare su una squadra unita, preparata e disposta a lavorare nell’interesse della Lega Nord.

Adesso che ci sono 4 consiglieri Lega Nord a Parma, non ci sono più scuse: dobbiamo crescere come competenze e seguito per diventare la proposta più valida per governare la città a partire dalle prossime amministrative”.

Parma e la sicurezza… Le prime proposte che farete al sindaco. Vigile di quartiere, controlli di vicinato o pugno duro?

“Il Sindaco deve affrontare il problema sicurezza e ogni iniziativa va bene ma senza improvvisare. Quindi coordinamento e collaborazione con la altre forze dell’ordine, insediamento di una sede dei vigili in San Leonardo (magari poi ripensando lo spostamento della sede della Municipale nell’ex Scalo Merci che sarebbe a pochi metri in linea d’aria), controlli sull’abusivismo, sulle risultanze anagrafiche, sui ricongiungimenti familiari.

È necessario un incremento delle pattuglie in città per presidiare le zone calde (San Leonardo, q.re Pablo, Oltretorrente)”.

Cultura… da una frase della conferenza stampa alla presentazione di Calderoli sull’importanza della cultura in una città come Parma, come si rende a Parma l’immagine che merita?

“Mi auguro che la nuova giunta non dimentichi che Parma è una città verdiana e valorizzi l’attrattività musicale della città; deve anche diffondere e incrementare la cultura del cibo di qualità e le nostre tradizioni, il dialetto, i burattini e la parmigianità, senza tralasciare la possibilità di realizzare alcuni grandi eventi come mostre e rassegne musicali pop che possano anche incentivare il turismo”.

Lega Nord Nazionale… Alleanza coi 5 Stelle possibile? E che farne di Berlusconi, alleanza si o no? Forza Italia può essere ancora il capolista o è il momento di Lega Nord e Matteo Salvini?

“A mio parere è esclusa una possibile alleanza con M5S. Su alcuni temi c’è stato da parte dei pentastellati un ripensamento delle loro posizioni, almeno nelle affermazioni dei leader in materia di immigrazione, anche se è stato un po’ meno evidente nella fase attuativa.

Berlusconi non si capisce da che parte vuole stare e questo non può che mettere in crisi il rapporto di unità del Centrodestra che è stato premiato alle ultime elezioni amministrative, spesso con candidati della Lega Nord.

Sì, io credo che sia il momento della Lega Nord e che spetti a Matteo Salvini il compito di trascinare il Centrodestra al Governo”.

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