Tiro a segno di Fidenza, truffa per 183mila euro. Condannato l’ex presidente Valesi

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183.893,19 euro: questa la cifra che Sergio Valesi, 63 anni, ex presidente del Tiro a Segno fidentino, dovrà risarcire all’ente fidentino e all’Unione Italiana Tiro a segno, oltre alla rivalutazione monetaria e agli interessi.

Lo ha stabilito la Corte dei Conti dell’Emilia Romagna, che ha condannato anche l’ex consigliere Aldo Galli, 61 anni, ma soltanto per 2.137 euro. Prosciolta la segretaria dell’ente, Daniela Di Padova, 36 anni.

L’indagine era stata guidata dalla Guardia di Finanza di Salsomaggiore, che ha riscontrato la distrazione di somme di denaro, uscite dalle casse dell’ente senza pezze giustificative a seguito della denuncia presentata da un socio.

 

Secondo l’accusa, si tratterebbe di prelievi di denaro dalla cassa contante o attraverso l’utilizzo del bancomat e del postamat, carte nell’esclusiva disponibilità del presidente Valesi, oltre a spese contabilizzate con dicitura generica e senza fattura.

Oltre a spese varie per benzina, ristoranti, auto, una delle voci più rilevanti riguarda la mancata registrazione nella contabilità dell’ente di entrate per 90.985 euro, attraverso la mancata emissione di 6.002 ricevute, cui vanno sommate le singole spese imputate al fondo economato, non supportate da idonea documentazione, quantificate in 66.981,36 euro, per un totale complessivo che supera di poco i 186 mila euro.

Somma che in buona parte, ha deciso la procura presso la Corte dei Conti, dovrà risarcire il presidente Sergio Valesi per averli distratti o comunque per aver omesso il controllo sui fondi stessi.

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