72^ assemblea Upi con Graziano Del Rio: Parma in crescita e tra prime esportatrici d’Italia

0

Si è tenuta oggi, 26 giugno, presso il Teatro Regio di Parma, la 72^ assemblea annuale dell’Unione Parmense degli Industriali.

Il Regio si è affollato delle autorità istituzionali del territorio, di parlamentari ed esponenti del mondo economico e finanziario, oltre che degli imprenditori del parmense. Nella prima fila anche il di nuovo neo sindaco Federico Pizzarotti.

Ad aprire l’assemblea l’imprenditore Cesare Azzali e il Presidente dell’Upi, Alberto Figna che nella sua relazione annuale ha analizzato l’evoluzione dell’economia nazionale e provinciale, soffermandosi sugli andamenti e le situazioni che hanno caratterizzato l’anno trascorso. Evidenziate, in particolare, le problematiche e le esigenze manifestate dagli imprenditori locali, i risultati che sono stati conseguiti e le tendenze in atto, allo scopo di superare ogni possibile ostacolo verso il consolidamento della crescita per l’economia parmense.

Ha preso poi parola Graziano Del Rio, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti , introdotto e intervistato da Giorgio Santilli, a capo della redazione romana del Sole 24 ore. Le conclusioni sono state affidate a Maurizio Marchesini, Presidente di Confindustria Emilia Romagna.

 Ecco la sintesi delle indagini economiche:

Secondo i dati derivanti dall’elaborazione dei questionari compilati da un campione di imprese associate all’Unione Parmense degli Industriali fra febbraio e aprile 2017 e riportati nell’indagine “Industria e Servizi a Parma anno 2016-previsioni 2017”, nel 2016 l’attività economica della provincia di Parma ha mostrato ulteriori segnali di miglioramento positivi seppur più deboli rispetto al risultato del 2015.

A inizio anno, il saldo giudizio portafoglio ordini per l’industria migliora rispetto a luglio 2016 dal 25% al 34%; considerando il dato della produzione industriale per i settori analizzati, le variazioni medie nel 2016 sono risultate di segno positivo per l’alimentare, la chimica farmaceutica, la gomma plastica.Si contraddistingue in particolare il dinamismo della produzione mostrato dai settori della meccanica e dell’impiantistica alimentare con un’accelerazione nel secondo semestre dell’anno che ha stimolato anche l’assunzione di personale. Il settore del vetro ha evidenziato un miglioramento della situazione produttiva nel corso del secondo semestre che ha riportato la variazione annuale in campo positivo. Ancora critico l’andamento della produzione nel settore del legno arredo e dell’abbigliamento. Ancora mediamente ferma la produzione del settore delle costruzioni, nonostante siano state segnalate alcune ripartenze.

Complessivamente, ponderando i dati, la produzione industriale parmense nel 2016 cresce dell’1,4% una variazione leggermente superiore rispetto alla dinamica del fatturato (1%). Anche l’occupazione nell’industria risulta lievemente in crescita rispetto al 2015.

Considerando gli indicatori qualitativi di previsione per l’anno 2017, che si riferiscono a produzione, export ed occupazione, permane un clima di generale fiducia sull’evoluzione economica nel breve termine.

Quanto alle esportazioni, analizzate dettagliatamente nel documento “Export della provincia di Parma- anno 2016”, nell’anno che si è chiuso il valore delle esportazioni di Parma e provincia rilevato dall’ISTAT è stato pari a 6 miliardi e 270 mila euro, un andamento invariato che di fatto ha consolidato i risultati raggiunti nel 2015 (+10%).

Nel 2016 la provincia di Parma si colloca al diciottesimo posto tra le principali province italiane esportatrici, con un’incidenza dell’1,5% sul totale nazionale. Considerando invece il solo settore alimentare, Parma nel 2016 si conferma la terza provincia a livello nazionale per maggiore export alimentare dopo Verona e Cuneo con un’incidenza sul totale nazionale pari a circa il 5%.

Infine, l’”Indagine annuale occupazionale- 2016” condotta anch’essa sulla base di un campione di aziende associate, rileva nel 2016 un incremento del 2,1% dell’occupazione dipendente nell’industria, variazione positiva che segue il +1,9% registrato dalla stessa indagine nel 2015. Nelle costruzioni è possibile notare invece il protrarsi del calo degli occupati -1,9% dopo il -3,8 del 2015.

Considerando la dinamica dell’occupazione dipendente per tipologia contrattuale si segnala un importante incremento del numero di contratti a tempo determinato del 23%.

200 aziende con 21.200 dipendenti di cui 160 imprese industriali con 18.000 dipendenti

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here