Ballottaggio- Pizzarotti: “Imprese, commercio, turismo: così comincerà una nuova fase di sviluppo economico per Parma”

0
 
Parliamoci chiaro: una città cammina spedita se la sua economia è solida e in crescita. Parma è una città che produce, che nel contesto di questi 5 anni ha saputo reggere la crisi meglio di tante altre città italiane.
Parlando dei risultati economici di questa amministrazione si pensa subito al debito del Comune ridotto del 60%, ai pagamenti ai fornitori passati da 3 settimane di ritardo a un giorno e mezzo d’anticipo. Il nostro impegno, però, è stato incentrato sia al settore pubblico, sia al privato.
Abbiamo fatto squadra con il tessuto imprenditoriale, commerciale e artigianale della città, seguendone  le dinamiche, e oggi siamo pronti a coinvolgerlo interamente in una nuova fase di sviluppo economico già certificato da Prometeia, che ci vede tra le città protagoniste del prossimo triennio economico.
In un Paese in cui la tassazione può essere opprimente, Parma è infatti pronta ad andare in controtendenza con incentivi alle imprese per compensare le tasse locali e far così diventare il nostro territorio attrattivo per nuovi insediamenti produttivi e commerciali.
Un sistema di bandi calibrati su diversi parametri, infatti, fornirà contributi differenti alle attività sulla base di ricaduta sociale, quartiere di insediamento, organico coinvolto, campo di attività. L’obiettivo è stimolare la creazione di nuovi posti di lavoro in settori specifici come commercio di vicinato, imprese innovative o aziende attive sulla filiera agroalimentare a basso impatto ambientale. Parma sarà finanziariamente più attrattiva per chi, come noi, vuole fare.
Passando al commercio, dopo gli sgravi per Cosap e Tari e il bando per contribuire alla nascita di nuove attività in precise aree della città, proseguiremo nell’obiettivo di aumentare la qualità degli eventi di richiamo nei quartieri, la riorganizzazione dei mercati rionali e il dialogo tra strutture di parcheggio ed esercenti per sviluppare incentivi.
Ma sarà soprattutto il momento di mettere in pratica l’analisi fatta con URB&COM Lab del Politecnico di Milano avviando il Piano Strategico del Centro Storico: in sinergia con i commercianti, i proprietari dei locali sfitti e gli operatori del settore, promuoveremo l’attivazione di progetti pilota per bandi, sgravi, pedonalizzazioni, riqualificazioni, contatti per apertura di nuovi attrattori, azioni su vetrine sfitte e non solo, favorendo poli commerciali in Oltretorrente, comparto via Mazzini/Gallerie, Via Verdi/Garibaldi, comparto via XXII Luglio, zona San Paolo.
Dopo la sperimentazione nel centro storico, il Piano sarà declinato negli altri quartieri secondo le relative caratteristiche. La mappatura per le attività commerciali offrirà inoltre una panoramica in tempo reale dello sviluppo commerciale, così da prevedere le future tendenze e studiare strategie ad hoc.
E’ importante inoltre ricordare che, grazie alla delibera dello scorso marzo, Parma è la prima città in Italia in cui l’eventuale apertura di nuove medie strutture di vendita (da 251 a 2.500 mq), già deliberate dalle precedenti amministrazioni, garantirà compensazioni obbligatorie che saranno reinvestite a favore del piccolo commercio.
Quanto al turismo, che sotto l’amministrazione Pizzarotti è finalmente diventato un autentico motore per l’economia della città dopo anni di buoni propositi, l’obiettivo è chiaro: 1.000.000 di presenze turistiche annue al 2022. Come? Continuando a promuovere all’esterno il territorio, stabilizzando i grandi eventi di attrattività nazionale e internazionale e implementando il turismo congressuale. Non solo: il risultato di Città Unesco creativa per la gastronomia, permette di sviluppare nuova attività strategiche e attrattive. Nel primo caso, pensiamo al “Circuito turistico europeo enogastronomico di alta qualità” che stiamo già pianificando con altre città internazionali famose per le loro eccellenze; al “Network Unesco”, che ha assegnato a Parma il ruolo di coordinatrice delle partnership internazionali tra le città creative della gastronomia; alla “Destinazione Emilia”, l’area vasta turistica con Piacenza e Reggio Emilia di cui siamo “capitale” e sulla quale sarà attuato il Piano di Marketing del Turismo del territorio che abbiamo già sviluppato. Guardando invece ai nuovi elementi attrattivi, il riferimento è alla nascita del Museo Nazionale della Gastronomia italiana, il luogo della definitiva consacrazione di Parma a capitale della cucina italiana.
Oltre al tessuto produttivo propriamente detto, lo sviluppo economico di Parma si strutturerà su 3 cardini: aeroporto, cultura, giovani.
Il piano aeroporto prevede azioni per un duplice rilancio, cargo e turistico, con il primo strategico nei confronti del secondo in quanto garantirà la sostenibilità economica del “Verdi” favorendo l’insediamento di società internazionali di spedizioni e lavoro per le nostre aziende di logistica, nel rispetto dei piani d’impatto ambientale.
La nuova fabbrica delle produzione artistico-teatrali metterà in rete le straordinarie competenze tecniche e sceniche dei teatri di Parma attirando commesse esterne.
Continuerà poi il sostegno all’imprenditoria giovanile con Officine On/off, nuovi laboratori per l’imprenditoria creativa del Wopa, Distretto del Cinema, progetto Food Farm 4.0 e InformaGiovani: luoghi di riferimento dove offrire spazi, consulenze gratuite e assistenza per sviluppare nuove forme di economia.

Effetto Parma

Federico Pizzarotti sindaco 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here