Scandalo Pasimafi – La ministra Fedeli accoglie le dimissioni di Loris Borghi

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“L’Università di Parma comunica che la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Sen. Valeria Fedeli, ha accolto oggi, 12 giugno 2017, le dimissioni presentate in data 15 maggio 2017 dal prof. Loris Borghi dalla carica di Rettore dell’Università di Parma. I competenti organi accademici avvieranno immediatamente l’iter per l’elezione del nuovo Rettore”.

Borghi era stato eletto nel gennaio del 2013 e avrebbe concluso il suo mandato nel 2019. Si è dimesso a seguito delle indagini che lo hanno coinvolto a seguito dell’inchiesta Pasimafi avviata dalla Procura di Parma e che ha portato all’arresto di Fanelli, Allegri e altre 17 persone e a 75 indagati tra cui lo stesso Rettore, coinvolto nell’indagine per abuso d’ufficio. Per lui l’accusa avrebbe favorito il trasferimento di Allegri presso l’Azienda Universitaria di Parma, per agevolare la collaborazione con Fanelli.

Al momento delle dimissioni, avvenute una settimana dopo lo scoppio dell’inchiesta giudiziaria, l’ormai ex-Rettore scrisse una lettera pubblica per spiegare la propria scelta: “voglio evitare che un attacco viscerale, scomposto e violento a me stesso danneggi l’istituzione che rappresento”.

Non è la prima inchiesta che coinvolge l’ex-Rettore. Già nel dicembre del 2015 su Borghi venne aperto un altro fascicolo per abuso d’ufficio, con l’obiettivo di verificare se fosse stata avvantaggiata Tiziana Meschi una sua ex-allieva e da molti ritenuta anche la compagna, secondo l’accusa sarebbe stata favorita garantendole un rapido avanzamento di carriera. La Meschi ha sempre negato di avere o avare avuto una relazione con l’ex-Rettore, e quest’ultimo di aver infranto le regole, spiegando di non aver seguito lui l’iter del concorso. Allora Borghi parlò esplicitamente di “attacco personale”, sostenendo di essere nel mirino “perché mi considerano vicino al sindaco del M5S Pizzarotti (ndr poi diventato di Effetto Parma)”.

Ora via all’iter per la sostituzione. Dalla data di accettazione delle dimissioni del prof. Borghi e fino all’entrata in carica del Rettore eletto, il Pro-Rettore Vicario acquisirà lo status di Rettore facente funzioni. Sempre dalla stessa data di accettazione, il decano, ai sensi dell’art.8, comma 11 del vigente Statuto di Ateneo dovrà indire, entro 30 giorni,  le elezioni del nuovo Rettore per il sessennio 2017/2023.

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